Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Paolo Vannini sottolinea come nonostante il clima natalizio non ci sarà spazio per le nostalgie che circondano Brescia e Palermo perché entrambe le squadre hanno bisogno di fare punti e si daranno battaglia. Ma sono tante le storie alle spalle di questa partita e tutte sembrano interessanti.
Caos plusvalenze: non solo Juventus ma anche club di Serie B
A cominciare da quella di Corini Bresciano di Bagnolo Mella che ha debuttato a soli 17 anni con la maglia della sua città. A Brescia Corini lega i ricordi più vigenti della sua carriera da allenatore sebbene l’ultima esperienza con il presidente Cellino non si è conclusa positivamente e il rapporto fra loro non è mai stato facile. Sicuramente il tecnico rosanero sentirà particolarmente il match e continuerà una tradizione che si ripete ormai da tempo, cioè quella di affrontare squadre che hanno cambiato da poco allenatore come nel caso del Brescia con Agliètti. Ma anche al Brescia c’è qualcuno che vivrà la sfida con particolare emozione e cioè Giorgio Perinetti che ha un legame innegabile con Palermo dove è stato direttore sportivo per tre diverse esperienze.
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In campo poi troviamo Moreo, in rosanero negli ultimi due anni della vecchia gestione e nel Palermo c’è Mateju che ha passato tre anni e mezzo a Brescia club che lo ha portato in Italia: ha vinto un campionato e giocato in Serie A prima del passaggio al Venezia. C’è anche Lancini, sei stagioni di serie B con il Brescia sebbene la sua storia al Palermo è probabilmente ai titoli di coda. A gennaio è fra i candidati a lasciare il club liberando un posto nella lista degli over.
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