Pioli Palermo

Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni a SKY Calcio Club, programma condotto da Fabio Caressa. L’ex allenatore del Palermo ha parlato del suo passato in Sicilia ricordando il presidente Zamparini e il suo esonero a pochi giorni dall’inizio del campionato. Ecco le sue dichiarazioni.

Le dichiarazioni di Pioli

Sull’inizio di stagione 2011-2012, la prima sulla panchina del Palermo

“Noi venimmo eliminati ai preliminari di Europa League. Le prime difficoltà iniziarono lì, quando non riuscimmo a passare il turno. Inoltre stava per cominciare il campionato di Serie A e dovevamo giocare la prima partita a Novara, su un campo sintetico. Quindi di venerdì (la partita era domenica) siamo andati a preparare la partita. Devo dire che io non mi ero inserito benissimo nell’ambiente rosanero per due motivi. Il primo era che la squadra veniva dalla finale di Coppa Italia persa contro l’Inter. Poi c’era un nucleo di giocatori che era a Palermo da tempo e forse aveva bisogno di cambiare”.

Sull’amichevole contro il Napoli e il discorso con Zamparini

“Io sentivo che non ero entrato nella testa dei giocatori e appena finito l’allenamento, Zamparini, mi disse che la partita contro il Novara era stata rinviata. Proposi dunque di fare un’amichevole per ricreare l’entusiasmo e lui mi disse che l’aveva già programmata. Facemmo quindi un’amichevole contro il Napoli di Mazzarri e Lavezzi. Perdemmo 3-1 pur giocando però un’ottima partita.

Dopo due giorni liberi, era l’ultimo giorno di mercato, torno a Palermo non avendo sentito ne Presidente ne direttore. Arrivo al centro sportivo e trovo un sacco di telecamere e giornalisti. Entrando dentro, i magazzinieri mi hanno abbracciato dicendo “Mister ci dispiace” ma io non sapevo ancora nulla. Dopo l’allenamento mi ha chiamato Zamparini dicendomi che avrebbe preso un aereo e sarebbe venuto a parlarmi”.

Sul colloquio con Zamparini e il suo ricordo del Presidente rosanero

“Zamparini mi disse che a sensazione non si sentiva di continuare con me. Mi disse che era meglio esonerarmi subito che esonerarmi dopo un mese. Io ero d’accordo e fu così che finì la mia breve avventura a Palermo. Poi dopo un mese mi chiamò il Bologna e da lì è cominciato tutto. Ho un bellissimo ricordo di Zamparini, lui una persona corretta e diretta. Lungo il corso degli anni ci siamo sentiti spesso”.

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