Ascoli Castori

Il tecnico del Perugia Fabrizio Castori è intervenuti ai microfoni in conferenza stampa per presentare il match contro l’Ascoli, valevole per la quinta giornata di Serie B, in programma domani pomeriggio alle ore 16:15 al Renato Curi.

Le dichiarazioni di Castori

Ecco di seguito i commenti del tecnico biancorosso che, tra i tanti argomenti, si è anche espresso sul suo possibile divorzio con il club.

“Nella settimana blindata abbiamo lavorato su tutto, testa e tecnica. Il campo dice che dobbiamo sistemare un po’ di cose, io sono abituato a fare le cose con discrezione, a essere riservati ci si guadagna. Se arriveranno cambiamenti? Mi rendo conto delle difficoltà ma per natura io sono uno che persevera, sarà il campo a darci le risposte. Dobbiamo fare risultato per tirarci fuori da questa situazione e dare il massimo di noi stessi, faccio fatica a fare dichiarazioni diverse da queste, cerco di essere razionale ed oggettivo e non vado dietro agli umori del momento. Quando faccio qualcosa la penso e la peso, cerco di capire cosa è che non funziona, la tattica c’entra ma non per questo butto via tutto, non sono facilmente impressionabile, tiro dritto e vado avanti. Magari con modifiche e accorgimenti. La settimana inoltre è servita soprattutto a chi era indietro nella condizione. Il tempo è a favore della squadra”.

“Mi rendo conto della situazione attuale e cerco di trovare la soluzione. A volte l’abito giusto, come si è parlato in società, può essere l’aspetto tattico, altre volte è la crescita del singolo. Non credo che le rivoluzioni paghino, meglio gli accorgimenti. Non sono permaloso, ho bisogno di tempo per lavorare in profondità, ho il mio calcio e un metodo per trasmetterlo e non penso che si possa improvvisare, le cose si fanno in profondità. Angella ha parlato di presunzione? Spero che da ultimi in classifica ce la siamo tolta di dosso”.

“Io stesso ho un passato ma non l’ho mai rivendicato, l’anno scorso il Perugia ha fatto un ottimo campionato ma non si vive mica di luce riflessa, va bene essere gratificati ma poi bisogna ripartire, il vissuto lascia il tempo che trova. Rischio la panchina? Non ho paura, tiro dritto, le decisioni non spettano a me, non mi spavento e non perdo la lucidità, impiego tutte le mie energie per mettere le cose a posto in campo, il resto non mi appartiene. È nei momenti difficili che si riconoscono gli uomini, il mare in tempesta bisogna saperlo navigare”.

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