Palermo – Con Di Mariano la 10 torna ad un palermitano, sulle sue spalle c’è l’eredità di Miccoli e Zauli
Ultimi furono Assennato e Cardinale, lo zio Totò Schillaci fa gli auguri.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola, scritto da Benedetto Giardina.
La maglia numero 10 nel calcio, si sa, è un qualcosa di importante. Ancor di più a Palermo, dove solo calciatore di un certo calibro hanno portato sulla schiena come: Miccoli, Zauli, Brienza e Cappioli. Di solito, infatti, questo numero si vede indossare ai bomber oppure a chi ha fatto la storia di un club. Eppure, la scelta di quest’anno del Palermo è quella di affidarla ad un palermitano doc come Francesco Di Mariano, attaccante appena arrivato dal Lecce.
Il 10 sulla schiena di un palermitano (di nuovo)
Era dai tempi di Tonino Cardinale che un palermitano non indossasse la numero 10 sulla schiena: infatti, bisogna risalire alla lontana stagione calcistica 1997/98 disputata in Serie C1. Ancor prima di lui, ad avere il numero 10, incollato fisso sulla maglia rosanero, troviamo un calciatore facente parte del Palermo dei picciotti di Arcoleo, ovvero Pietro Assennato: anche in questo caso, però, la 10 non era stata affidata ad un bomber di razza, ma ad un terzino che, più che cercare la via della rete, difendeva la propria squadra dalle incursioni avversarie.
Finalmente, dopo 26 anni la maglia rosanero con il numero 10 è tornata in mano ad un palermitano come Di Mariano, nipote del grande Totò Schillaci. Ed è proprio quest’ultimo che, tramite un post su Instagram, ha mandato i propri auguri e complimenti al nipote, dicendo: “Un grande augurio a mio nipote Francesco, palermitano doc. Speriamo possa portare Palermo e noi tifosi dove meritiamo di stare”.
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