Primo turno dei playoff nazionali, “atto triestino”. Il Palermo di Silvio Baldini è volato nella terra dei Giuliani per porre le basi del passaggio del turno, contro una squadra organizzata e comunque composta da ottimi calciatori. E per di più in un ambiente molto caldo, nel quale però si sono contati anche 960 (circa) tifosi rosanero arrivati non soltanto dal capoluogo. Le due curve piene, le due squadre in campo. Al Nereo Rocco di Trieste il match è stato intenso, ma non spettacolare dal punto di vista tecnico. Le due squadre si sono studiate nel primo tempo: i siciliani cercavano di restare bassi e recuperare il pallone quanto prima per poi ripartire. La Triestina, obbligata a fare risultato in casa propria, ha cercato di spingere sull’accelleratore fin dai primi minuti.

Due gol in fotocopia, il Palermo fa il doppio colpo

Ma, almeno nella prima frazione, i pericoli corsi da Massolo (schierato a sorpresa titolare al posto di Pelagotti) sono stati pari a zero. Dopo una fase di attesa e di tanta lotta a centrocampo, i ragazzi di Baldini hanno preso in mano il pallino del gioco. La Triestina, per infortunio, ha dovuto cambiare nel frattempo ben due uomini: Volpe al posto di Negro e Galazzi per l’acciaccato Lopez. Ma il peggio, per i giuliani, deve ancora arrivare: Proprio nelgli ultimi 5′ della prima frazione i rosanero trovano un pesantissimo doppio vantaggio. Quasi due gol in fotocopia: Valente che trova spazio sul binario di destra e mette in mezzo per Floriano. Il primo al 40′, il secondo 5′ più tardi, al tramonto del primo tempo. Floriano mette a segno una doppietta, la prima in stagione per lui. Già prima dei due centri, l’ex Bari aveva trovato la via del tiro ma Goffredi era stato bravo a respingere. La Triestina non è quasi mai stata pericolosa e il Palermo, era quello delle ultime uscite in campionato: tonico, aggressivo, autorevole. 

Rosa bassi, Rapisarda il più pericoloso

Nel secondo tempo Baldini sostituisce Dall’Oglio e dà minutaggio e Damiani. Il Palermo, forte del doppio vantaggio, si abbasa nei primi minuti della ripresa e subisce la pressione dei padroni di casa. La prima grande occasione, è infatti di marca rossoalabardata: Rapisarda trova spazio in area di rigore, spara forte ma il pallone si stampa sulla traversa. Passata la paura, lo scacchiere siciliano si è rimesso in ordine e ha ricominciato a giocare. Gestione della gara, soprattutto, insieme a qualche ripartenza che non si è però concretizzata a dovere. Brunori non ha inciso, ma ha fatto un ottimo lavoro di collante. Un vero e proprio “pivot”, che ha pulito ogni pallone giocato. Al 69′ spazio per Soleri, entrato al posto di Floriano, protagonista assoluto della gara. Scorrono i minuti, ma il Palermo non rischia e anzi, dà più volte la sensazione di poter mettere un sigillo al discorso qualificazione.

Paura nel finale, ma i rosa espugano il Nereo Rocco

Al 76′ è ancora Rapisarda, catanese di nascita, a rendersi pericoloso. La difesa rosanero si fa soprendere ancora dal terzino sinistro ex Lumezzane, che calcia col destro ma trova la pronta risposta di Massolo. La Triestina è ancora viva e prova a dare un senso al ritorno, ma trova per la sua strada, ancora una volta, il portiere del Palermo, che si iscrive nell’albo dei protagonisti del match. La squadra di Bucchi ha ancora pulsazioni e crea due gigantesche palle gol: prima Crimi con un tiro cross, trova le mani dell’ex portiere della Virtus Francavilla, poi sulla ribattuta arriva Galazza che calcia, trovando sempre la parata di un super Massolo. L’estremo difensore di Baldini esulta, così come i tifosi siciliani alle sue spalle. Un gol, infatti, avrebbe dato ancora una speranza al club di Trieste. Ma al minuto 88′, il muro rosanero crolla: Rapisarda di testa batte Massolo e fa 1-2. Proprio il giocatore che aveva creato non pochi grattacapi nel secondo tempo.

Triestina chiamata all’impresa

Il risultato, non cambierà più. L’allenatore del Palermo non poteva chiedere di meglio. La Trestina dovrà vincere con 2 gol di scarto, al Renzo Barbera, per accedere al secondo turno dei playoff. Un’impresa ardua, ma non impossibile. Bucchi, dovrà fare a meno anche di Gomez, ammonito nel primo tempo e dunque squalificato. I rosanero si sono abbassati troppo negli ultimi 20 minuti. E’ mancato qualcosa dal punto di vista fisico nel finale, ma è arrivata la vittoria, il massimo risultato. Per accedere ai quarti bisognerà ancora lottare, ma i siciliani hanno un piede verso il prossimo turno. E, dopo 58 anni, i rosa espugnano il Nereo Rocco. 

 

 

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