Palermo – Il Barbera spegne i fischi all’inno dei macedoni
Stadio stracolmo, fans da ogni parte della Sicilia.
Uno sparuto gruppetto zittito dagli applausi.
Accoglienza calorosa per Sirigu e gli altri ex.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea il grande colpo d’occhio allo stadio “Renzo Barbera”. C’erano soprattutto famiglie che hanno deciso, per l’occasione, di passare il weekend a Palermo e sfruttare il tempo primaverile arrivato, ormai da giorni, nel capoluogo. E poi c’era l’Italia. Il più acclamato era Sirigu, che proprio in rosanero ha esordito in Serie A ed è stato lanciato nel grande calcio, conquistando da lì a poco anche la Nazionale. Uno dei più applauditi è stato anche Giorgio Chiellini, che durante il riscaldamento ha incitato la Curva Nord.
Il risultato non è statao quello sperato, a fine partita (si è consumato un vero e proprio dramma sportivo), ma restano i grandi valori dllo sport. Come quando, all’inno della Nazionale Macedone, una sporca fetta di pubblico ha iniziato a fischiare, sommersa poi dai lunghi applausi a schernire quella vergogna. E poi l’inno di Mameli, durante il quale anche i sostenitori ospiti hanno applaudito a lungo.
In Curva Nord, sottolinea ancora Benedetto Giardina, anche qualche bandiera rosanero. Un canto giusto per ricordare l’impresa di questa estate e poi il fischio d’inizio. “I campioni dell’Europa siamo noi” si cantava al Barbera. Il colpo d’occhio era quello delle grandi occasioni, sembrava lo stadio pieno della Serie A quello gremito dei Derby di Sicilia. Negli schermi, anche messaggi di pace, in un periodo così difficile per l’Ucraina ma non solo. Al Barbera è stato tutto bello, salvo poi il risultato finale.
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