di marzio

In occasione del seminario “Calcio e Innovazione: l’evoluzione dell’industria sportiva”, evento che ha avuto luogo all’Università degli Studi di Palermo, patrocinato dal Palermo Innovation Lab, il giornalista sportivo Gianluca Di Marzio è intervenuto presentando il suo libro “Grand Hotel Calciomercato” alla presenza di numerosi studenti e amanti del calcio, per poi parlare dei rosanero di mister Baldini.

Le dichiarazioni di Gianluca Di Marzio

“Tornare a Palermo per me fa sempre uno strano effetto perché è come tornare indietro nel tempo. Per la mia famiglia Palermo è stata una città che ha regalato emozioni contrastanti: un ricordo che per noi è sempre stato emozionante e forte. Mio padre ha sempre avuto il rimpianto di non aver ottenuto la promozione con la squadra, nonostante la retrocessione era uscito tra gli applausi del pubblico e questo dimostra il riconoscimento più sentito da parte di tutta la città. Quando Zamparini lo ha richiamato – continua Di Marzio – per aiutarlo durante gli anni di Ballardini, di Gilardino, a casa con mia mamma c’era un po’ di lotta a casa sulla decisione di andare o non andare. Alla fine è andato per una sete di rivincita ed è stata la sua ultima esperienza in squadra. Palermo è e sarà per sempre una parte importante nel cuore della mia famiglia”.

“Sapere di avere 36mila persone a supportarti è una grande cosa per avere una buona spinta. Il Barbera saprà trasmettere tanto ai ragazzi di Mancini. Il girone C? – tornando a parlare del campionato di Lega Pro –. È complicato: riuscire ad essere primi in un girone come quello del Palermo è molto difficile se non investi cifre da Serie B. Il Palermo credo sia in linea con quella che era la costruzione della squadra e penso anche che Baldini sia un fattore molto importante per i play-off. Conosco anche la vena da combattente di Renzo Castagnini e sono sicuro che la squadra darà filo da torcere a tutti”.

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