Palermo – Il vecchio club «lotta» ancora per la mancata A. E Gnahoré porta… soldi
Il fallimento dell’Us Città di Palermo
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea come a distanza di tanti anni e nonostante tre gradi di giudizio della giustizia sportiva, c’è ancora aperto un fascicolo sulla mancata promozione del Palermo in serie A, in riferimento alla gara di Frosinone. La società di Zamparini aveva chiesto un risarcimento tra i 40 ed i 60 milioni di euro. Nel rapporto dei curatori fallimentari, la sentenza è stata impugnata dinanzi al Consiglio di Stato che il 10 marzo ne ha discusso e nei prossimi giorni è atteso un provvedimento che potrebbe mettere definitivamente la parola fine ad una battaglia legale che dura dalla finale di Frosinone.
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Zamparini chiese tra i 40 ed i 60 milioni di rimborso, soldi che servirebbero per pagare i creditori: i crediti definitivamente ammessi ammontano a complessivi 49.757.402 euro. A fine dicembre la curatela ha evidenziato entrate per oltre 3,5 milioni e uscite per quasi 2 milioni. le entrate sono il frutto delle rate che l’Amiens continua a pagare per Gnahorè (in totale 744.791,70 euro su 1,1 previsto). Alla voce entrate i beni venduti all’asta (63.810) e le spese di soccombenza che l’ex direttore Lucchesi ha versato (4 rate da circa 1500 euro nel semestre luglio-dicembre 2021). Riscossa anche la cauzione di circa 21mila euro pagata per l’utilizzo del campo di Boccadifalco.
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