Il Catania è appeso ad un filo: il 4 marzo ci sarà la seconda asta per il titolo sportivo, dopo la prima andata deserta di qualche giorno fa. L’imprenditore Francesco Russo Morosoli, proprietario del sistema di risalita dell’Etna, che già aveva tentato di acquisire in estate il 51% del Catania, lancia un appello ad altri imprenditori locali. Ecco le sue parole, raccolte da Itasportpress.it: “Sono disponibile a qualsiasi interlocuzione con imprenditori decisi e felici di esserci. Guardando al passato solo per un momento, ho il rammarico che la SIGI nel luglio del 2020 non mi abbia dato il 51%. Avevo messo a budget 14 milioni di euro. Dopo l’indifferenza del presidente del CdA di SIGI questo budget è stato destinato ad investimenti importanti nel turismo, alle Gole dell’Alcantara e per il riammodernamento di Funivia dell’Etna”.
L’IMPRENDITORE RUSSO MOROSOLI: “IL CATANIA NON COSTA POCO SE SI VUOL PUNTARE ALLA B”
Proseguendo nell’intervista, l’imprenditore Francesco Russo Morosoli ha sottolineato che il costo del club rossazzurro non sarà solo quello di aggiudicazione dell’asta: “In valore assoluto è vero, ma è il progetto sportivo quello che conta veramente. Una cosa dev’essere chiara a tutti: per l’affiliazione alla FIGC ci vuole una fideiussione di 12 milioni di euro, poi bisogna completare l’attuale stagione e in seguito stanziare 6-7 milioni per la successiva puntando subito alla serie B. Insomma, andiamo ben oltre i 20 milioni di euro. Per questo non sarebbe serio da parte mia comprare da solo il Catania. Di conseguenza mi appello alle forze produttive della città”.
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