Mirri

Palermo – Il verbo di Mirri: «Combattere, chi si arrende perde e basta»

Il presidente: «La sconfitta di Foggia mi ha fatto arrabbiare. Vogliamo e dobbiamo lottare fino alla fine e chi lo vuole fare stia con noi».
«Dopo ogni ko bisogna rialzarsi, non ci sono alternative. Servono i fatti».

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Giovanni Mazzola riprende le dichiarazioni del presidente Mirri intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti in occasione della manifestazione organizzata dalla Lega Pro sul beato Carlo Acutis. Il presidente, dopo Foggia, è arrabbiato, forse più di tutti, ma bisogna rialzarsi ed andare avanti perchè le parole sono inutili e servono i fatti.

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Parla di fragilità caratteriale riferendosi alle prestazioni esterne della squadra ma ribadisce che bisogna combattere perchè solo facendolo alla fine si può vincere. Dedica e ringraziamenti particolari agli ultras che hanno seguito la squadra a Foggia così come a quei 5000 tifosi che vanno al Barbera e che il presidente vorrebbe abbracciare uno per uno. E una velata frecciata quando dichiara che la quinta città italiana in questo momento è espressione di 5000 sostenitori. Il diritto di critica è legittimo ma solo per chi combatte e chi non combatte  sta a casa e aspetta le strisciate e non può criticare. e sulla cessione ammette che non ci sono novità ma si continua a lavorare fra ostacoli e contenziosi. Ma il Palermo esiste ed esisterà con o senza Mirri.

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