Palermo

Un destino comune, una strada con gli stessi ostacoli, prima del grande giorno, quello del “giudizio”. Due destini incrociati, due viaggi fin qui quasi simili. Il fato ha voluto (o uno strano “Dio del calcio”), che Palermo e Bari si incrociassero proprio all’ultima partita del girone d’andata, giusto per non far mancare neanche un briciolo di spettacolo ad un girone C fin qui bellissimo ed entusiasmante. Appuntamento al 19 dicembre, che oggi sembra lontano e che è invece è lì, a due passi. Esatto, due. Perchè prima il passo da compiere è forse ancor più grande e prestigioso: è il derby, è la partita delle partite, è linfa vitale per una città intera; è calore, è storia.

Derby da un lato, derby dall’altro

E’ tutto quello che “chi più ne ha più ne metta”, da qualsiasi prospettiva lo si voglia guardare. Derby da un lato e derby dall’altro: della Sicilia uno, della Puglia l’altro. Incerti, forse non belli allo stesso modo (Catania-Palermo è un’altra cosa, non ce ne vogliano le altre tifoserie), ma ugualmente scoppiettanti. Sarà l’unico caso in cui sarà sbagliato recitare “l’attesa del piacere è essa stessa il piacere”, perchè l’evento se possibile sarà ancor più godurioso. E’ un gioco, quello tra siciliani e pugliesi, tra chi vorrebbe ancora accorciare e chi invece vorrebbe di nuovo salutare e dire “Dai, alla prossima mi prendi”. E’ il gioco che potrebbe anche non cambiare le distanze, aspettando il “giorno del giudizio”.

Palermo e Bari come Hunt e Lauda

Togliere ogni peccato, lasciare ogni “diavolo sulla terra” e creare un nuovo mondo, un nuovo percorso. O, forse, un nuovo campionato. Si, perchè 5 punti in Serie C sono un nulla, un soffio, una piuma e vincere derby e scontro diretto vorrebbe dire una sola cosa: iscriversi insieme al Bari alla lotta per la promozione diretta. Questa volta farlo però davvero, senza distanze troppo complicate. Farlo, per intenderci, come una gara di Formula 1 tra James Hunt e Niki Lauda degli anni 70‘: appaiati, insieme, fino alla fine. Sembra un film: “I due derby prima del giorno della verità”. Che poi, non è che si decida tutto dal match del 19 dicembre, però come si fa a non ammettere che sarà una partita che potrà cambiare una stagione? Grazie Serie C, che ci regali queste meraviglie, questi incroci, queste tempistiche. A prescindere da come finirà.

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