Jeda

Sembrava impossibile trovare un calciatore che avesse giocato sia nel Palermo che nel Potenza, le due compagini che si sfideranno al Renzo Barbera questa domenica. E invece, ecco Jeda (tra le altre bandiera del Cagliari per diversi anni), che ha vestito sia la maglia rosanero sia quella bianca dei potentini. Oggi è direttore tecnico del vivaio del Muggio, squadra brianzola che milita in Promozione, ma quando può, non rinuncia mai a seguire il “suo” Palermo, con cui ha ottenuto una promozione in Serie A nel 2004.

Quest’oggi, sul Giornale di Sicilia, in edicola, l’ex attaccante del Cagliari ha parlato della risalita in campionato del Palermo e ha ammesso: Non mi aspettavo questa risalita in campionato, adesso ci possono credere nonostante il Bari sia forte. Un conto è essere inseguiti da altre squadre, un conto è sentire il fiato sul collo dal Palermo, che in casa può contare su quel pubblico. Il Gap si è ridotto”.

Jeda ha esternato ammirazione per la fase difensiva del Palermo: “E’ la squadra più in palla del momento , subisce pochi gol e mi ha colpito la loro fase difensiva. Non c’è un singolo che spicca, ma il collettivo. Poi subire pochi gol è molto importante in questo campionato”.

Sul match di Domenica tra le due compagini il direttore ha ammesso: “Mi aspetto una gara maschia e aggressiva. Dal Potenza mi aspettavo di più dopo le difficoltà delo scorso anno, non è che quest’anno stiano facendo benissimo. Sarà comunque una partita trappola, anche se i rosa giocano in casa e la caratteristica è stata sempre questa grande spinta del pubblico”.

Quello stadio fa paura – ha concluso Jeda -. Senza Covid sarebbe tutto diverso, nelle altre piazze non c’è la pressione che c’è a Palermo. Ricordo quando lo stadio era pieno nel 2004. Se torna il pubblico dei bei tempi ci sarà una spinta impossibile da paragonare alle altre piazze”.

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