Palermo

L’editoriale di Luca Esposito su Tuttoc.com analizza la situazione d’instabilità che ancora una volta la serie C è costretta a sopportare per mancate iscrizioni, club che non riescono a sopravvivere e che non hanno alcun supporto esterno.

La pandemia ha sicuramente aumentato i costi e peggiorato una situazione che era già drammatica, come è drammatico il dato di squadre che nella stagione hanno brillantemente raggiunto degli obiettivi, ma che per l’elevato costo del salto di categoria non potranno dar seguito ai risultati ottenuti e ai sogni dei tifosi. Forse è qui che sta anche la morte di questo sport. 

E’ il caso del Gozzano e del Campobasso, che hanno festeggiato il ritorno tra i professionisti e che devono sperare di partecipare al torneo adesso. Una beffa anche per chi si è legato a questi club, come Mirko Cudini, l’allenatore responsabile di questa splendida cavalcata, e che fedele non ha voluto sentire altre squadre.

Di fedeltà non si può sicuramente parlare con Sandro Martone, direttore sportivo della Casertana. La squadra di Caserta infatti non è riuscita ad ottenere in tempo i soldi per la fideiussione, necessaria per l’iscrizione al campionato. Da più parti è stato definito come un intoppo burocratico a cui seguirà un ricorso.

Nemmeno 48 ore dopo però Martone ha preferito abbandonare la barca che affondava, accasandosi all’Imolese. Un gesto non da condannare, ma che i tifosi non hanno accettato. Sarebbe stato più saggio attendere… forse una visione troppo romantica?

Anche i club che sono riusciti ad iscriversi dovranno rivedere di molto le proprie ambizioni. Il Catania è tra questi: pesano come un macigno i debiti, e sarà difficile rivedere grandi investimenti di spessore senza altri investitori. Discorso simile va fatto per il Teramo per cui sta partendo una smobilitazione generale dei prezzi più pregiati.

L’iscrizione della Paganese sembra appesa un filo, emergono criticità e spetterà alle autorità competenti il controllo su  fideiussioni e tutti i documenti presentati dai presidenti. Il ritorno dei tifosi allo stadio, così come dei diritti Tv può far superare questo marasma di difficoltà rispetto all’anno precedente.

 

E il punto di domanda lasciato aperto da Luca Esposito è se sia corretto bloccare maggiori disponibilità economiche “solo perché la sorella è sposata con il presidente di un’altra squadra…“.

Molti imprenditori possono oggi far ripartire il calcio in società ambiziose ma si fermano a causa della burocrazia senza alcun aiuto però in ambito economico in queste situazioni di estrema difficoltà.

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