Palermo

Oltre che prestare attenzione al mercato in entrata, per il quale la dirigenza si sta già muovendo, è importante capire quali potrebbero essere i risvolti per quei giocatori che in teoria sono ritenuti essere la “linea forte” del Palermo. Quei giocatori, ossia, che dovrebbero rappresentare per il prossimo anno la base da cui ripartire e i punti fermi della rosa. Ecco, a dirla in questo modo, sembrerebbe possa bastare un click per confermare la loro permanenza in rosanero, ma purtroppo non sarà così. Mai sfidare il mercato, soprattutto quando si hanno, come nel caso del club siciliano, giocatori parecchio appetibili in Serie C.

Per poter confermare certi punti fermi, la società dovrà dunque muoversi in anticipo. Qual è al momento la situazione di mercato di queste fondamenta da cui ripartire? In generale non desta preoccupazione, ma nei riguardi di alcuni interpreti si sente il suono di un silenzio che fa rumore di possibile addio. Analizziamo quindi, in base ad alcune informazioni apprese dalla nostra redazione, i possibili scenari di quei giocatori che rappresenterebbero la base del presente e del futuro e il cui futuro non è tuttavia scontato (almeno per qualcuno).

De Rose, se non rimane lui nevica ad Agosto

Se De Rose non rimane a Palermo, potrebbe nevicare ad Agosto. Soltanto un iperbole per dire che, al 99,9%, l’esperto mediano guiderà il centrocampo dei rosanero anche per la prossima stagione. La certezza nel calcio non esiste, meno che mai nel mercato estivo, ma facciamo fatica a trovare un elemento che possa destabilizzare l’alloggio del’ex Reggina nel capoluogo. Forse un’offerta faraonica dalla Serie C? Ma non è plausibile per un calciatore che il 21 giugno compirà 34 anni. I tifosi possono stare dunque tranquilli sul fatto che “Ciccio polpaccio” resterà in Sicilia almeno per un altro anno.

Pelagotti, il silenzio che non piace

Tra le possibili permanenze, diamo a quella che riguarda Pelagotti un 70% di possibilità. I motivi potrebbero essere tanti, a partire dal silenzio che incombe su di lui e sul suo nuovo procuratore Stefano Sorrentino per finire poi alle sue prestazioni non esaltanti per almeno 3/4 del campionato. Insieme a questi fattori, ci sono poi quelli che lo inseriscono tra i possibili pilastri anche per il prossimi anno, o comunque tra i papabili restanti in rosa: l’amore che lo lega a questa città, l’ottimo finale di campionato con grandi parate, il cambio di procura a tinte rosanero che farebbero pensare ad una vita tutta nel capoluogo e, infine, la sua voglia matta di completare la missione che aveva promesso ai tifosi già due anni fa in Serie D: riportare il club in alto. Dalla società, poi, potrebbe esserci tutta la voglia di riconfermarlo, anche se non è ancora chiaro se come primo o secondo portiere (aspetto non da poco). Il suo agente ci ha comunque confermato che parlerà con la società “più avanti”.

Accardi chiede il ritocco all’ingaggio. Altrimenti?

Bella domanda: altrimenti? Non si sa, perchè ormai questo sport è legato ai soldi. Accardi ha dimostrato di meritarsi l’adeguamento dell’ingaggio in campo, ma il suo contratto in scadenza nel 2022 è tra quelli che la società esaminerà non prima di dicembre 2021 (qualche mese prima della scadenza), come confermato in conferenza stampa da Mirri prima e da Castagnini poi. Il suo procuratore, sentito nei scorsi giorni dalla nostra redazione, ha posto delle condizioni e vuole che siano soddisfatte. L’entourage del ragazzo vorrebbe che il club manifestasse insomma apertura al rinnovo già questa estate. Accardi, figlio di Palermo, potrebbe tuttavia aspettare un po’ stizzito fino a dicembre e rinnovare il suo eterno amore per questi colori? Può darsi e sarebbe pure la mossa corretta, ecco perchè lo diamo presente nel prossimo campionato al 75%.

Floriano, zoccolo duro “partente”

Zoccolo duro lo è solo per le qualità umane e tecniche mostrate nella seconda parte di stagione, quando Filippi lo ha fatto diventare il perno dell’attacco, ma la sua permanenza in rosanero è tutt’altro che scontata. Per lui diamo, tra i pilastri, la percentuale più bassa: 60%. Il contratto scade nel 2022, ma bisogna capire quanto il club possa puntare ancora su di lui, vale a dire su un giocatore di 34 anni. Non è facile, fisiologicamente, la scelta da prendere. In quel ruolo la dirigenza potrebbe mirare altre pedine giovani e di belle speranze e relegare sullo sfondo l’esterno nato in Germania. E’ scaduto per Floriano il tempo a Palermo? Chissà…. Potrebbe anche accettare di fare panchina. Al momento nessun contatto tra il suo entourage, Giuseppe Bia, e Castagnini. Il giocatore vorrebbe rimanere, ma in questo caso la palla passerà al club.

Luperini, “mister” 100%: la squadra girerà attorno a lui

Confermatissimo Luperini. Il Palermo non lo lascerà andare in questa sessione di mercato. Per lui non è stata una stagione particolarmente esaltante ma è quel giocatore che ha caratteristiche diverse da tutti gli altri e che, nella seconda parte di campionato, si è fatto valere e come. 6 gol e tanta tanta corsa per un ragazzo che, come ci ha confermato il suo procuratore ai nostri microfoni qualche giorno fa, “resterà a Palermo anche l’anno prossimo”. Ancora due anni di contratto e la voglia di portare i rosanero in alto. I tifosi possono dormire sogni tranquilli sulla sua permanenza.

Giocatori ai saluti

Crivello è ai saluti: la conferma di Filippi sulla panchina del Palermo anche per il prossimo anno è stata una doccia gelata per l’ex difensore del Frosinone. Con lui nessuna presenza in campionato da titolare. Fuori dagli schemi e dal progetto; poche possibilità che rimanga. Anche Marconi potrebbe lasciare: il suo agente ha fatto capire alla nostra redazione che per il momento “è meglio non parlare per non creare caos. Dialoghi aperti con Modena e Reggina per la cessione. Torneranno poi dal prestito Palazzi e Rauti, rispettivamente al Monza e al Torino. E infine Lucca, con le valigie già pronte ma una destinazione ancora tutta da scoprire, sicuramente però lontana da Palermo e dalla Sicilia.

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