Palermo

E’ assurdo ma mi emoziono più col Palermo che con l’Italia

Si lo so, è quasi delirante ed incomprensibile ma ho scoperto che mi emoziona più una partita del Palermo che quella dell’Italia.

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Palermo o l’Italia – Questo è il racconto, la testimonianza di un fatto strano ma realmente accaduto e che con modestia e umiltà sto per raccontarvi. Come milioni di italiani mi son seduto alle 21,00 per assistere agli Europei di calcio che finalmente, dopo un anno di rinvio, stavano per iniziare. Premesso che nessuna tachicardia o ansia da attesa accompagnava la mia visione, durante la partita ho iniziato a riflettere perché non saltavo dalla poltrona, imprecavo con arbitro o azzurri e perché tutto stava svolgendosi in piena armonia e nella più assoluta tranquillità di uno spettatore quasi disinteressato.

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Perché è quello che stavo vivendo: un distacco dalla gara che invece per il Palermo non provo. Ed è quasi un paradosso scoprire di emozionarsi più per una gara dei rosanero in serie C che non per un torneo europeo di altissimo livello. Insomma ho capito che il mio cuore palpita più per un derby o per una partita come quella di Castellammare di Stabia (play off) che non per le gesta della nazionale italiana.

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E la cosa ha messo in crisi anche il mio patriottismo ed il mio senso di italianità. Possibile tutto questo? Possibile che salto dalla sedia per un tiro a girare di Floriano e non per uno di Insigne? E’ pensabile che i falli di mano in area turca mi abbiano lasciato del tutto indifferente quando invece mando l’arbitro a quel paese se solo un rosanero viene sfiorato in area? Possibile agitarsi più per una modesta gara di serie C che non per la bella prestazione degli azzurri che non riuscivano a sbloccare il risultato nonostante una supremazia evidente?

E il mio senso di inadeguatezza ha raggiunto l’apice quando, ascoltando i palazzi introno esultare all’autogol dei turchi, restavo impassibile sulla poltrona, ripensando invece a quanta gioia avevo provato al gol di Santana a Catania o a quello della sicurezza di Saraniti contro la Juve Stabia. Possibile tutto cio? Sono davvero strano? Sulla mia pelle ho capito che è possibile perché al cuor non si comanda …

 

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3 Commenti

  1. Tifare una nazionale per noi straniera non è facile, ma una forzatura, l’unica nazionale nostra ha la maglia rosanero! Mi sembrano delle considerazioni abbastanza ovvie quelle espresse nell’articolo

  2. Per un siciliano, conoscendo la storia, non c’è proprio nessun motivo per considerarsi italiano per cui è del tutto normale quanto espresso dall’articolo. Io no ho prorio nè patriottismo nè senso di italianità. Un giorno che ci sarà (credo mai) la Nazionale della Sicilia sarà diverso.

  3. Premesso che calcisticamente parlando questa Italia di Mancini e’ la piu’ bella ed entusiasmante dai tempi forse dell’Italia ’90 di Vicino (certamente non la mediocre squadra campione del mondo 2006), e quindi da amante del calcio provo sempre simpatia per le belle squadre, mi trovo anch’io sempre di piu’ a non sentirmi totalmente rappresentato in termini di appartenenza territoriale. Spero che questo sentimento cresca in futuro e si possa finalmente avere una nazionale della Sicilia (in tutti gli sport), ma ancora di piu’ spero che si possa dar vita ad un campionato nazionale siciliano per far si’ che finalmente le nostre squadre, anziche’ umiliarsi a sopravvivere in categorie minori italiane, possano vivere la bellezza di una competizione a portata di mano, facendo tornare entusiasmo e partecipazione e potendo contendersi dei trofei veri ancorche’ circoscritti al nostro territorio. Peraltro in futuro si potrebbe sperare poi che le squadre siciliane vincitrici di scudetto e coppa possano prendere parte alle competizioni europee.Un sogno? Forse ma dipende anche da tutti noi, se questo sentimento popolare crescera’ fino a diventare maggioritario e diffuso forse il sogno potrebbe tramutarsi in realta’.

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