Palermo

Non conterà soltanto la classifica in vista dei playoff. Non sarà solo il buon piazzamento al termine di queste ultime 6 giornate di campionato, a poter determinare il destino di ogni squadra e nella fattispecie del Palermo. Nessuno può contestare che chi arriva 2°,3° o 4° in classifica abbia un vantaggio non indifferente, sia in un contesto “normale” che, ancor di più, quest’anno. Ipotizziamo, infatti, che la fase degli spareggi in ottica promozione possa svilupparsi con la disputa di una sola partita d’andata, annullando dunque il match di ritorno che sempre si è giocato. E questo, perchè il tempo scorre, entro il 7 giugno la stagione deve concludersi (in vista degli Europei dell’11 Giugno) ed è opportuno che si snellisca il calendario dei playoff, dopo che la regular season è stata già allungata di una settimana (finirà il 1° maggio).

Un’impresa impossibile…forse

Ergo, le squadre che avranno un piazzamento migliore alla fine della stagione, non solo avranno il vantaggio di giocare più partite in casa, ma sopratutto di non giocare, eventualmente, il ritorno in trasferta. Al contrario, le squadre che occuperanno gli ultimi posti disponibili per accedere agli spareggi, giocheranno probabilmente una sola partita e per di più fuori casa. Possibilità, questa, anticipata anche ai nostri microfoni dal Ds del Foggia Ninni Corda. Insomma posto che poi si verifichi questo scenario, non del tutto impensabile, proprio per il Palermo sembrerebbe quasi impossibile compiere l’impresa. 

L’altro aspetto fondamentale in ottica playoff

Per i rosanero di Filippi e non solo, tuttavia, c’è una altro importante aspetto che va considerato, anche per non ridurre la bellezza di questo sport a meri dati statistici e numerici. Insomma non conta solo da che altitudine si partecipi ai playoff, ma anche e sopratutto forse con quale forma fisica e mentale. Conta come ci si arriva all’appuntamento, in quale stato di salute. E certo che la squadra di Filippi vista ieri pomeriggio, lascia più che speranzosi i tifosi rosanero. Chissà che la cura del “buon Giacomo”, in sole 6 giornate, non rimetta a posto una stagione fin qui trascorsa tra alti e bassi. Chissà, che ai playoff, i siciliani non arrivino come uno dei club più in forma tra i 28. Certo anche altre squadre non ci arriveranno male, basti pensare ad Avellino e Catanzaro nel girone C, Perugia e Modena nel girone B e ancora Pro Vercelli e Pro Patria nel Girone A. Ma il punto è che arrivarci allo stesso livello mentale, oltre che fisico, posto che poi i valori delle squadre si equivalgano (e così è tutto sommato), potrebbe di fatti annullare il divario della classifica e permettere di giocarsela a viso aperto.

Alcuni dati che lasciano sperare

Nel caso del Palermo poi, i messaggi di speranza, arriverebbero dagli stessi scontri diretti nel corso della stagione. I rosanero, hanno infatti dimostrato di non essere così inferiori alle attuali “big” del girone. Si pensi all’1-1 col Bari attualmente 4°, al doppio pareggio con la Ternana, di cui uno almeno va stretto (quello al Barbera finito 1-1). Al pareggio in 9 uomini con il Catanzaro. Ancora: alla vittoria contro il Catania attualmente 5°. Ai playoff non basterebbe il pareggio contro queste piazze (esclusa la Ternana direttamente promossa), ma in campionato in molti di questi match la squadra di Boscaglia prima e di Filippi poi, avrebbe meritato di più. Sarà dura, sarà un’impresa faticosa per la banda rosanero, ma non impossibile se si arriva con questa fame e con questo spirito. Sarà meno dura, inoltre, con un Lucca in grande spolvero.

Con Lucca è più facile…

La tripletta siglata con la Casertana ha messo in evidenza infatti non soltanto una grande prova di squadra, ma anche quella di Lorenzo Lucca, vero e proprio fattore in vista degli spareggi che il Palermo dovrebbe aver “prenotato” con la vittoria di ieri pomeriggio. Le prossime partite, oltre a poter migliorare una situazione di classifica ancora deficitaria, potrebbero “preparare” la squadra ad affrontare i playoff come una sorta di big “mascherata”. Conta la classifica, e forse farà la differenza, ma lo stato di salute ancor di più. Il Bari, tanto per citarne una, non sta attraversando un periodo idilliaco eppure occupa la 4° posizione in classifica.

L’impresa resta, ecco la ricetta da presentare agli spareggi

L’aspetto che abbiamo voluto analizzare non snellisce certamente le dimensioni dell’impresa che il Palermo è chiamato a compiere. Non si tratta di un obbligo, ma di un tentativo quasi disperato a guardare la classifica. Salvare il salvabile significherebbe arrivare all’appuntamento quanto meno preparati e convinti di poter battere chiunque. E perchè no? Dopo tutto Filippi ha dato molto dal punto di vista psicolgico fin da subito, dal punto di vista tattico qualche settimana dopo, e adesso anche in termini di risultati. Frutto, siamo convinti, di quei 21 giorni di “ferie” nei quali in realtà si sono puntellate tantissime defezioni.

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