giovane studentessa

La Sicilia passa dal giallo all’arancione, mentre molti ristoratori e operatori economici sono imbestialiti dalle misure prese dal governo centrale. Anche Musumeci, subito dopo l’amanazione del decreto legge, ha esternato tutta la sua rabbia per le nuove misure di sicurezza adottate. Alcune categorie, rischiano di subire il colpo definitivo dopo gli ultimi provvedimenti presi che dureranno fino al 6 aprile e che verranno estesi anche per le festività pasquali.

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Così, in Sicilia, ci si mobilità per le proteste pacifiche che verranno roganizzate nei prossimi giorni. L’attacco, sarà rivolto non solo al governo centrale di Roma nella figura di Mario Draghi, ma anche a quello regionale, nonostante Musumeci da giorni chieda a gran voe ristori immediati e abbia già espresso il suo disappunto. Anche molte personalità di spicco della nostra regione si sono trasformate in precursori di protesta.

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Lo chef Natale Giunta , ha organizzato ad esempio una manifestazione pacifica che avrà inizio mercoledì mattina di fronte al teatro Massimo di Palermo. Anche la Fipe Confcommercio Sicilia annuncia una vera e propria mobilitazione di massa. “Da oggi migliaia di persone inizieranno a protestare contro il governo regionale e quello nazionale”, ha detto il presidente Dario Pistorio in una lettera indirizzata al premier Draghi. “Molte imprese – continua il patron – rischiano di chiudere battenti per sempre, ma di indennizzi neanche l’obra”.

Poi su ritoratori: “Non apriranno fino ad Aprile, i bar anche qualora dovessero fare l’asporto non riuscirebbero a coprire le spese”. Come detto, infine, l’iniziativa di chef Natale Giunta, che annuncia: “Mercoledì mattina davanti il teatro Massimo per una manifestazione pacifica di protesta, aperta a tutte le categorie penalizzate dalle nuove chiusure”. “Finche li abbiamo ancora – conclude lo chef – portate gli attrezzi da lavoro”.

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