Palermo

Palermo – Filippi. Modulo e sostituzioni, il «mago» Filippi azzecca tutte le mosse

Esordio perfetto nella partita dell’anno.
Dalla difesa a 3 fino ai cambi dopo il rosso a Marconi, il tecnico non sbaglia niente.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea la capacità di Filippi all’esordio quale allenatore soprattutto nelle scelte adoperate e nell’altra occasione che lo ha visto in precedenza protagonista sulla panchina del Palermo, ovvero a Catanzaro, dove ha ottenuto un pareggio in nove uomini.

Imbattuto sul campo, “rivoluzionario” in panchina. Filippi tiene viva la striscia di risultati utili da capo allenatore del Palermo e punta ad allungare la serie positiva già domenica, contro la Juve Stabia.

L’impatto del tecnico si è mostrato determinante sin dall’approccio mostrato dalla squadra in una partita così delicata come il derby, disputato al “Massimino“. E in questo derby si sono anche visti dei passi avanti: il Palermo ha fatto di necessità virtù. Si è chiuso ed è ripartito, vuoi per il rosso a Marconi, vuoi anche perché ha messo in atto una strategia nuova. A Catania, invece, si è vista una squadra più compatta, disposta anche ad arretrare, per poi pungere al momento più opportuno.

I cambi sono stati lo specchio della ricerca dell’equilibrio: ha inserito un centrocampista (Broh) per un attaccante (Floriano), lasciando il solo Lucca a far da sponda in avanti, per far salire i compagni.

Un atteggiamento conservativo che in inferiorità numerica è diventato inevitabile, ma che di fatto ha evitato ai rosa spiacevoli inconvenienti già visti con altre gare: il derby d’andata, il match casalingo con la Viterbese, quelli con Virtus Francavilla e Ternana, esempi in cui il Palermo si è portato in  vantaggio e si è fatto raggiungere, perdendo punti che oggi avrebbero un peso importante in classifica.

Il Palermo però ha espresso nel derby maggiore duttilità: nessuno schema fisso, né modulo a cui attenersi con assoluta precisione. Partito con la difesa a 3, che non si vedeva da  tempo, è subito stata ridimensionata dopo l’espulsione di Marconi.

Poi, con i primi cambi e il gol di Santana, si è passati ad un 4-4-1 d’emergenza, che ha fatto il suo dovere. Le sostituzioni, infine, sono state praticamente tutte azzeccate.

Crivello ha preso il suo posto, per un Valente in riserva di energie. Santana, al di là del
gol, ha dato maggiore qualità a centrocampo. Broh, dopo il vantaggio, è servito per dare equilibrio e Peretti, nei minuti finali, ha portato centimetri in area di rigore, per svettare sulle palle alte.

Nulla da dire al nuovo tecnico Filippi, che ora è chiamato ad un passo di marcia importante nelle altre gare.

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