Rauti

Nicola Rauti, attaccante del Palermo, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di 7Gold Sicilia nel corso della trasmissione condotta dal giornalista Simone Alibani.

Per l’ex scuola Toro con la maglia rosanero 18 partite condite da 3 gol e 2 assist che lo rendono un punto di riferimento per i siciliani nonostante la giovane età.

LE PRECEDENTI ESPERIENZE – Sono stato fortunato perché a Torino la Primavera era molto forte ed io sono riuscito a fare bene. Abbiamo vinto delle Coppe a livello giovanile, credo che contino tanto poiché permettono ai ragazzi di comprendere i successi che può dare il duro lavoro. Ne vale la pena. Lo scorso anno con il Monza (5 presenze e 1 rete, ndr) ho assaggiato cosa volesse dire vincere un titolo a livello professionistico. Mi sarebbe piaciuto dare un contributo maggiore, ma a causa della pandemia di Covid-19 si è bloccato tutto. È stato ad ogni modo emozionante”.

IL RUOLO “Sono un giocatore duttile. Io come Immobile? Mi piacerebbe giocare come prima punta, è un ruolo che ho sempre voluto fare fin da piccolo. Crescendo mi sono dovuto adattare, anche per la mia statura. In questo momento il mio obiettivo non è quello di affermarmi in un ruolo, bensì di imparare a fare bene in tutti. Penso che la mia duttilità debba essere un vantaggio e non una debolezza. Spero di riuscire ad essere produttivo in ogni posizione in cui verrò impiegato”.

IL PALERMO “Mi trovo bene con tutti i miei compagni. Ho avuto l’occasione di giocare con Saraniti, Santana e Lucca. Sono ragazzi che mi stanno aiutando molto a crescere. Mario ha un’esperienza tale che basta una sola parola per insegnarti qualcosa. Sono contento di giocare con loro. Ogni tanto ci penso alla possibilità di arrivare in Serie A da protagonista con il Palermo. Sarebbe veramente bello, perché mi sto affezionando alla maglia e alla città. Non posso sapere però cosa mi riserverà il futuro”.

PASSATO, PRESENTE E FUTURO – Inter? Ho giocato nelle giovanili e avevamo la possibilità di scendere in campo insieme ai grandi. Da bambino ho fatto una fotografia con Ibrahimovic, è stato emozionante. Vestire la maglia nerazzurra sarebbe davvero un sogno ad occhi aperti. Non so dove posso arrivare. Il Torino mi ha cresciuto, l’Inter è stata la mia squadra del cuore, al Palermo sto vivendo una bella avventura che senza il Covid-19 sarebbe ancora più bella. Mi sto sentendo a casa qui al momento, anche per il fatto che ho origini siciliane. Sono felice così. Belotti mi aveva raccontato molte cose della Sicilia, ma molte me le sto perdendo a causa della pandemia. Arancina o arancino? Ovviamente arancina.

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