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I ritardi nelle forniture di Pfizer azzoppano la campagna dei vaccini anche in Sicilia. Immunizzate appena 94mila persone.

Questo è quanto sottolineato dall’articolo di Giusi Spica su Repubblica, che riporta i ritardi nella campagna vaccinale in Sicilia per cui l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, è disposto ad agire anche per vie legali contro Pfizer:

Non sono a rischio i richiami in Sicilia, ma i ritardi e gli impegni non mantenuti meritano una reazione”.

LA SOLUZIONE ASTRAZENECA

Il via libera potrebbe essere rappresentato da AstraZeneca: il 29 gennaio l’Ema potrebbe dare l’ok e a seguire anche l’agenzia del farmaco italiana.

Un vaccino che rappresenterebbe la svolta poiché più semplice da somministrare e conservare, così da poter schierare in prima linea anche medici e farmacisti. Ad arrivare nell’Isola sono 37mila dosi, rispetto alle 49mila prevista.

Le 11.700 dosi mancanti hanno costretto la Sicilia allo stop delle somministrazioni.

I richiami delle prime vaccinazioni sono proseguiti grazie al 29,1% di dosi conservate nei magazzini.

Ma anche le prossime forniture arriveranno monche, così l’Assessore prepara un piano B:
Chiediamo all’Ema, Agenzia del farmaco europea, e alle istituzioni comunitarie di fare presto.

I cittadini europei, quindi gli italiani e i siciliani, non possono accettare l’idea che in altri Paesi del mondo si possano utilizzare vaccini che da noi non sono autorizzati.

Da questo punto di vista sosteniamo l’azione del ministro Speranza: sicurezza e regole rispettate nella certificazione dei farmaci, ma servono anche rapidità e velocità”.

L’unico altro vaccino autorizzato è Moderna, ma all’Italia spetteranno solo due milioni di dosi. AstraZeneca se tutto procederà senza intoppi dovrebbe invece arrivare nelle prime settimane di Febbraio.

VACCINO AI MEDICI IN PENSIONE

Ha suscitato numerose polemiche la scelta da parte della Regione di vaccinare anche medici pensionati:

Lo abbiamo fatto per poterli coinvolgere attivamente, arruolandoli nei team vaccinali o al servizio delle farmacie, in modo da liberare gli altri operatori sanitari da questo compito e non compromettere le altre attività ordinarie.

Se dobbiamo vaccinare decine di migliaia di siciliani al giorno per raggiungere l’immunità di gregge entro l’estate, non possiamo fare a meno di questo personale”.

 

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