lockdown

Se siamo in zona rossa o rosa pallido ad oggi è un aspetto marginale. I numeri continuano ad essere alti e la tensione all’interno dei nosocomi altrettanto; i vertici siciliani non sono ancora del tutto soddisfatti riguardo l’andamento della curva epidemica. Molta è ancora l’indisciplina dei concittadini siciliani.

In tale situazione si è espresso il Governatore Musumeci che ha dichiarato: “Noi siamo molto allarmati perché i siciliani non hanno capito la gravità del momento. E se il contagio non dovesse abbassarsi, alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive di intesa con il governo nazionale: non escludo si possa arrivare a un lockdown come quello della scorsa primavera”.

Nonostante le misure restrittive da parte del Governo centrale e in aggiunta, quelle stabilite dalla Regione, la Sicilia non mostra ancora buoni risultati. Di sicuro c’è che l’attuale zona rossa non è sicuramente quella della primavera scorsa. La prossima mossa potrebbe essere proprio quella di tornare ad un lockdwn totale come quello di un anno fa.

Sono quindi allarmati gli esponenti della regione siciliana che continuano ad accusare di poca disciplina una minoranza dei siciliani: “Basta guardare le foto e filmati per osservare la indisciplina di una minoranza perchè poi la stragrande maggioranza ha capito di dover rispettare le norme e le regole; siamo preoccupati: è chiaro che il diritto alla vita è prioritario”.

Resta fermo il proposito del Governatore siciliano che chiuderà tutte le attività ad oggi consentite, se la situazione dovesse perdurare.

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