Palermo

I botti, quelli di Capodanno, ci sono già stati. Ma avevano a che fare con il nuovo anno e con i suoi buoni propositi: speranze, auspici (i più importanti), quelli di tutta quanta l’umanità di eliminare questo maledetto virus, che si mischiano con quelle dei tifosi di ogni squadra di calcio, compresi i tifosi del Palermo. Nella fattispecie, per questi, il sogno si chiama ‘Serie B’, mentre il minimo obiettivo sarebbe quello di lottare comunque nelle posizioni di vertice e crederci fino alla fine, ad una promozione che fino a qui appare complicata.

Niente colpi, per nessuno

Ma insieme ai famosi botti di Capodanno, ci sono quelli del mercato, o comunque ci possono essere. E a tal proposito, i tifosi rosanero in questi giorni si chiedono che tipo di sessione sarà quella invernale del 2021. Ed è bene scrivere l’anno, visto che proprio il 2021 non regalerà da questo punto di vista scenari clamorosi e roboanti, non solo in casa Palermo. Niente botti, per nessuno, non ci si aspettino colpi da 90 dopo una stagione che ha rovinato i bilanci di mezza Europa calcistica.

Solitamente, per sua natura, quello di gennaio è comunque un mercato più di rifinitura che di rivoluzione, ma quest’anno lo sarà ancora di più. Il Palermo, che è quello che a noi interessa, ha perso ad esempio circa 2 milioni di ricavi che avrebbe invece guadagnato da introiti provenienti dai botteghini. Il calcio tutto, insomma, non sta vivendo certo un periodo esaltante dal punto di vista economico e le conseguenze saranno palesate proprio in questa sessione invernale di “compravendita”.

Nessuna colpa, ma una soluzione

Tutto ciò per dire che la colpa di un mercato che con ogni probabilità non porterà a Palermo nomi straordinari, non è mica della società. Proprio quest’anno, forse servirebbe un po’ di comprensione. Anche se il metodo per sopperire a tutto questo esiste, e sarebbe dare un’occhiata alla lista svincolati, che non sarà mai così tanto corteggiata dal mondo del football. In tempi come questi, infatti, i giocatori senza squadra possono essere una risorsa vitale non solo per i rosanero, ma per tutti quanti i club.

Il virus uno scudo?

Va fatta però una considerazione: non è che negli anni precedenti i tifosi rosanero abbiano assistito ad un mercato invernale straordinario. Nelson, Faurlin, Arteaga, Matusiak, Boselli, Ortiz, sono soltanto alcuni dei nomi che hanno rappresentato forse i più grandi fallimenti arrivati nel mese di gennaio. Ecco, con questo si vuol dire che aldilà del virus, il primo mese dell’anno è stato sempre un disastro per i siciliani da questo punto di vista. E dunque, se da un lato c’è da affermare con rigore che quella di Sagramola e Castagnini non sarà un colpa, in vista di un mercato che si preannuncia scarno, dall’altro c’è da chiedersi se questo virus, con le sue conseguenziali perdite, sia uno scudo a disposizione del club contro le eventuali critiche.

Il “menù” da seguire

Diciamo che tutto, potrebbe risolversi con l’astuzia, che non dobbiamo certamente raccomandare noi addetti ai lavori a degli esperti del proprio settore. Svincolati, giovani promesse, calciatori ai margini di un progetto, occasioni da non farsi scappare e solo se… funzionali al gioco di Boscaglia; ergo, con determinate caratteristiche. Questo è il menù, di un calciomercato che si preannuncia poverissimo. Queste, saranno le caselle da osservare con attenzione.

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