Mirri-Di Piazza

L’addio di Di Piazza scuote il Palermo ma per il 2021 le spalle sono coperte.

Gli attuali soci hanno versato nelle casse della squadra rosanero quanto necessario alla gestione del nuovo anno.
Mirri conferma l’intenzione di andare avanti, però non ci sono certezze sul come e su eventuali affiancamenti.
L’ex vicepresidente già a fine maggio disse di voler vendere il suo 40 per cento del club.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.

L’articolo di Valerio Tripi sottolinea come nonostante l’addio comunicato da Di Piazza, la società è in grado di andare avanti fino a fine campionato e questo in virtù del fatto che i soci avevano già versato le somme necessarie fino a giugno 2021. Dire oggi cosa potrà succedere da giugno in poi è difficile ma sicuramente entro 180 giorni dalla pec di Di Piazza, lo stesso avrà diritto ad una liquidazione. E la somma sarà stabilita dal fatturato e dal patrimonio netto della società alla data della pec dell’italoamericano, cioè l’11 dicembre.

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Di Piazza e il Palermo

E per liquidare Di Piazza ci sono 4 modi:

  • Mirri compra le quote;
  • Si riduce il capitale sociale;
  • Di Piazza trova un compratore (Mirri però ha il diritto di prelazione);
  • Si utilizzano le riserve societarie.

È evidente che in quest’ultimo caso, cioè usare i fondi del club, si penalizzerebbe la gestione nella stagione 2021/2022.

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Difficile dire se la Damir e Mirri potranno gestire da soli la società: finora Di Piazza ha versato 2,8 milioni a fronte dei 6 complessivi previsti e la gestione di questa stagione è blindata perché, forse prevedendo eventuali ripensamenti, era stato deliberato di versare il budget per affrontare l’intera stagione e Di Piazza aveva effettuato il suo ultimo versamento nelle casse del Palermo, nel mese di giugno.

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