Altre tre partite per tirare una prima linea, fare un bilancio più completo, capire dove può arrivare il Palermo e cosa si potrà fare a gennaio per migliorarlo. Però, dopo questa sconfitta con il Foggia, una cosa si può dire: il Palermo non è ancora una squadra.
Questa l’apertura dell’editoriale di Luigi Butera, sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Una situazione strana considerando le sconfitte subite ultimamente dai rosanero contro squadre, come Turris e Foggia, provenienti dalla D e che sulla carta sembravano meno attrezzate dei rosanero ma che invece hanno più punti in classifica.

In conferenza anche ieri Boscaglia ha sottolineato l’abilità di alcune squadre di saper perdere tempo, gestire le gare e che il Palermo ancora non ha imparato a farlo. Alibi che possono essere validi se perdi contro squadre scafate di Serie C e non con matricole della categoria come Turris e Foggia.
E allora sarebbe meglio che tutti – allenatore, giocatori e società – iniziassero a capire cosa serve per fare diventare il Palermo una squadra come lo sono tante altre di questo campionato, scrive Butera, che sottolinea come gli unici alibi che reggono sono quelli relativi alle conseguenze del Covid che ha colpito la squadra.
Dopo 13 gare, quella rosanero non è ancora né carne, né pesce e lo dimostra la classifica: Boscaglia ha la sua idea di calcio e la sta portando avanti con convinzione ma il suo calcio offensivo finora ha funzionato a sprazzi e troppe volte questo Palermo è apparso poco equilibrato, qualcosa va sicuramente rivista, scrive Butera in conclusione di articolo.

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