Un brillante inizio di stagione sin qui per il Foggia, che dalla serie D, orbita stabilmente nella zona play-off, ma che adesso deve recuperare energie fisiche ma soprattutto psicologiche per tener il passo con questi primi risultati.
Il Foggia guidato da Marchionni, da una squadra “catenacciara” si è trasformata sempre più in una squadra produttiva e foriera di bel gioco, e ricorda quella di Ninni Corda in serie D: come illustra il Corriere dello Sport, il club rossonero sa essere propositivo, sfidando l’avversario a metà campo, qualunque esso sia, sia che si chiami “Viterbese” sia che davanti ci sia un avversario come il Teramo.
Da attenzionare alcuni svarioni difensivi come quelli che hanno compromesso il risultato proprio contro gli abruzzesi. Con la Viterbese, la reazione rabbiosa degli avversari è stata neutralizzata dalle ottime parate del portiere foggiano.
Ciò che quindi bisogna migliorare è la tenuta psicologica del risultato, soprattutto quando la squadra è in vantaggio. Ad esser messo a dura prova in questi giorni è anche il gruppo, da testare quindi anche la personalità dello stesso, dopo le intimidazioni ricevute dal capitano Gentile. Vicessitudini extracalcistiche che hanno colpito pesantemente lo spogliatoio.
E adesso c’è il Palermo… una sfida davvero importante, che permetterebbe di ottenere al Foggia una vittoria interna che manca da un mese, centrare una vittoria contro una squadra di cartello e dare “un calcio alla violenza“.
Per quella che sarà l’ultima sfida allo Zaccheria, gli avversari del Palermo hanno intenzione di scendere in campo anche con una maglia celebrativa, quella del centenario della squadra foggiana. “Sarebbe bello se ad indossarla fosse il capitano Gentile, con la fascia naturalmente al suo posto– afferma l’amministratore delegato Davide Pelusi- ma per il momento è ancora un sogno“.
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