Caso Juventus Paratici

Scoppia un caso non da poco in casa Juventus: la Procura di Perugia ha inserito nel registro degli indagati il direttore sportivo Fabio Paratici.

Il motivo? Il caso Suarez: nello specifico secondo gli inquirenti, Paratici chiese dei favori al ministro delle infrastrutture Paola De Micheli (sua amica di infanzia), al fine di accelerare l’iter per la concessione del passaporto al calciatore uruguaiano.

La De Micheli mise in contatto, secondo l’accusa, lo stesso Paratici con il capo di gabinetto del Ministero degli Interni. Tutto ciò ha portato infine, all’esame farsa sostenuto da Suarez.

Ricordiamo che il calciatore, ai tempi tesserato con il Barcellona, non godeva di passaporto comunitario. Ragion per cui era necessario farlo acquisire per poterlo acquistare, dato che la Juve aveva già occupato gli slot da extracomunitari.

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza ad oggi hanno portato alla sospensione di tutti i vertici dell’università per stranieri di Perugia. La Juventus proprio ieri in una nota sul proprio sito ufficiale ha ribadito l’innocenza del proprio dirigente, augurandosi che quanto prima il caso si risolva.

Al momento l’unica accusa notificata al dirigente è quella di falsa testimonianza al Pubblico Ministero, in riferimento a un interrogatorio al quale era stato sottoposto recentemente lo stesso Paratici.

Lo stesso ministro De Micheli si è dichiarata innocente, ammettendo di avere semplicemente messo in contatto due persone di sua conoscenza.

Ma non è tutto: sono emerse intercettazioni ambientali in cui Simone Olivieri, direttore generale dell’ateneo spiega a un suo dipendente: “Mi ha chiamato Paratici, è più famoso di Mattarella. Il ds più potente del mondo…  e niente devo dare una mano a far passare l’esame di italiano a Suarez”.

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