Invece del poker la beffa. Il Palermo perde in casa 1-0 e interrompe la striscia positiva di tre vittorie di fila, fermando a cinque anche quella dei risultati utili consecutivi.

Inizia così l’articolo di Valerio Tripi su Repubblica, che analizza il match di recupero, che ha visto la squadra campana vincere allo scadere con il gol di Pandolfi al 95′.

Uno schieramento iniziale che vede Accardi fare coppia con Marconi, a centrocampo la coppia rocciosa Odjer e Broh, e davanti a sostegno dell’unica punta Saraniti, Floriano, Kanoute e Rauti.

Nel primo tempo è proprio il centravanti ex Torino, il protagonista della clamorosa palla gol capitata al Palermo che sarebbe potuta finire in rete, ma che il giovane non ribadisce in rete, colpendo il portiere avversario. Uno dei più attivi, ma nervoso, anche Saraniti, che lamenta una trattenuta che lo fa finire a terra in area di rigore in un episodio abbastanza dubbio e poi il palo colpito in un’azione da “Mai dire Gol“, la stessa che ha visto Rauti protagonista, per il modo in cui il pallone carambola nell’area piccola.

Un primo tempo in cui il Palermo ha aggredito gli avversari, che hanno però mantenuto la loro compattezza. Rosanero anche meno presenti per quanto riguarda le palle inattive: solo una volta ci prova Odjer dalla distanza e Almici su punizione, e il pallone termina abbondantemente alto sopra la traversa.

Un buon momento della Turris si registra tra fine primo tempo ed inizio secondo con le incursioni di Giannone e una parata di Pelagotti su Tascone nel secondo tempo a salvare il risultato.

La tattica della Turris sembra chiara, compatti e stretti e poi ripartenza in contropiede. Boscaglia prova a cambiare gli equilibri del match inserendo Silipo, al posto di Kanoute, Luperini al posto di Rauti, con il ruolo di trequartista. La mossa successiva vede anche l’ingresso di Valente per Floriano e di Lucca per Saraniti.

Questi ingressi aumentano la pericolosità in area ma anche la confusione, come in occasione del colpo di testa di Marconi, che colpisce proprio il compagno Luperini. Per aumentare la precisione nei passaggi, Boscaglia gioca la carta Martin all’86’. A sprecare una ghiottissima occasione da rete è Lucca che in area liscia un’occasione da gol.

Come legge del calcio vuole, al gol mangiato corrisponde il gol subito: Pandolfi al quinto dei sei minuti di recupero scatta in campo aperto in contropiede, Martin sceglie di non fare fallo, Odjer non riesce a chiudere e il numero 7 campano si presenta da sinistra in area da solo davanti a Pelagotti mettendo la palla in porta sul palo più lontano.

E’ il gol che chiude la partita, un Palermo che ha sprecato troppo così si trova con nulla tra le mani.

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