natale palermo

Sia su scala nazionale che su scala regionale le regole stringenti attivate con lo scorso Dpcm hanno dato buoni risultati: probabilmente alcune Zone Rosse potranno diventare Arancioni, mentre la Sicilia ha registrato un importante diminuzione dell’indice Rt da 1,28 a 1,13. <<Servono due settimane per vedere la de-escalation dei casi per effetto delle misure>> afferma i direttore della prevenzione del ministero, Gianni Rezza. <<Questa tendenza alla diminuzione della trasmissione, se confermata, io spero si confermi nei prossimi giorni e settimane, potrebbe essere la prova che sono stati adottati provvedimenti adeguati sia su scala nazionale sia regionale. Questo quadro, tendenzialmente, ci fa ben sperare anche se dovremo vedere come si consoliderà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Il sovraccarico ospedaliero, rimane ed è il problema maggiore>>.

Intanto, in molte Regioni italiane potrebbe arrivare un nuovo Dpcm che rimuova alcune limitazioni:<<la mia testa non è concentrata su quello che succederà fra un mese e mezzo, ma su quello che accadrà alla fine della prossima settimana. E’ su questo che ci giochiamo tutto, non sul cenone del 24 Dicembre, con o senza i nonni o i parenti di primo grado>> dichiara sempre Rezza. Il ministro Speranza afferma invece che il governo, provvederà a progettare un decreto ministeriale con le regole per le festività dopo aver visto i numeri.

Le regole per il Natale previste dal nuovo Dpcm potranno prevedere:

  • lo shopping per gli acquisti di Natale sarà sicuramente contingentato come sta già avvenendo in questi giorni specialmente in alcune grandi città e nel weekend, anche nelle zone gialle a rischio moderato;
  • per il cenone in casa ci saranno raccomandazioni e non divieti virtualmente inapplicabili: plausibile che non si possa essere più di sei a tavola, quindi solo conviventi e parenti stretti;
  • potrebbe essere portato a sei anche il numero di commensali nei ristoranti delle zone gialle;
  • gli spostamenti saranno interdetti nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, anche tra regioni sarà sempre consentito il ritorno alla residenza o al domicilio, ma non si prevede un esodo dal nord al sud paragonabile a quello di marzo scorso;
  • il coprifuoco fissato alle 22 in tutta Italia potrebbe essere spostato alle 23 o a mezzanotte la sera del 24 dicembre e magari un po’ più in avanti a Capodanno.

La settimana che verrà sarà decisiva; è dunque necessario non abbassare la guardia poiché dai nostri comportamenti più o meno coscienziosi dipenderà il nuovo Dpcm e le nuove possibili regole. Le parole di Roberto Speranza:<<i prossimi sette-dieci giorni saranno decisivi e ci diranno se la divisione del Paese in tre zone e il meccanismo sostanzialmente automatico delle restrizioni regione per regione, sta dando i frutti che tutti speriamo>>.

 

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