coronavirus

Il monitoraggio dell’Istituto Superiore della Sanità ha registrato un leggero calo dell’indice Rt nella regione siciliana 1,3, dichiarata come una delle regioni italiane con indice inferiore dopo Lazio e Sardegna. Un dato molto significativo ma che allo stesso tempo non può far abbassare la guardia. Non è tempo di far festa, infatti:<<Nessuno pensi che il problema non ci sia, i comportamenti individuali sono il miglior modo per tutelare i medici, gli infermieri e gli operatori che stanno lavorando in prima linea>> dichiara l’assessore Ruggero Razza.

Secondo il report, la Sicilia ha registrato 7.061 nuovi contagi e 342 focolai. Tale dato dimostra che il tracciamento dei positivi abbia avuto alcune lacune: 5.521 infetti non si sa dove abbiano contratto il virus. Per quanto riguarda i focolai, il Sindaco di Misilmeri ha richiesto al Governatore di dichiarare il paese Zona rossa poiché sono stati scoperti due focolai in case di riposo: <<Non è stata una scelta semplice, ma i numeri dei contagi continuano a essere troppo alti, e ogni iniziativa intrapresa non è stata sufficiente ad arginarli>>.

I numeri elevati di tamponi positivi dimostrano come il virus corre veloce e non risparmia nessuno. In quest’ultima settimana il 22,7% delle persone sottoposte a tampone sono risultate positive; i posti occupati in terapia intensiva sono il 28% del totale e nei reparti circa il 34% dei letti sono occupati da pazienti. Non bisogna abbassare la guardia, lo stress è forte e non possiamo vanificare il lavoro fin qui fatto.

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