Zamparini

I due imprenditori finiti in carcere per bancarotta respingono le accuse: “Volevamo salvare la squadra”.

Questo il titolo di un articolo sull’edizione online di Repubblica.

Salvatore e Walter Tuttolomondo, in carcere da mercoledì, si difendono davanti al gip Lorenzo Jannelli. “Non siamo stati noi a far fallire la società – dicono, collegati in videoconferenza da Rieti – ma chi ci ha preceduti, Zamparini”.
Inizia così l’articolo di Salvo Palazzolo che riporta parte delle dichiarazioni rese dai fratelli Tuttolomondo davanti al gip Jannelli.
“Abbiamo portato piuttosto un milione e duecento mila euro. E speravamo che il passaggio in Serie A avrebbe rilanciato la società. Nonostante la situazione, abbiamo provato a proseguire l’opera di salvataggio… Sembrava tutto in ordine… Anche io sono stato una sua vittima (sulla fidejussione)”.

Si difendono i fratelli Tuttolomondo che oltre a negare di aver razziato il possibile dalle casse rosanero, provano a tirare in ballo anche il commercialista che gli presentò l’affare, asserendo: “Sembrava tutto in ordine”.
Ma il giudice non è convinto delle loro tesi e dunque restano in carcere con l’accusa di aver tentato di abbattere i debiti fiscali della società effettuando delle compensazioni con crediti tributari portati in dote da altre società del gruppo Arkus, crediti che si sono rivelati inesistenti, scrive Palazzolo.

.

SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU INSTAGRAM
SEGUICI SU TWITTER

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui