Con questa prospettiva quasi romantica, inizia l’articolo sul Corriere dello Sport di Vincenzo Sardu, che ipotizza una doverosa parentesi calcistica, quando tutto questo dolore per il coronavirus passerà, dedicata alla situazione particolare che il Palermo sta vivendo.
Boscaglia spera di recuperare qualcuno dei positivi che hanno saltato il derby
Molti club hanno fatto i conti con il covid, molte partite sono state rinviate, troppe, ed i tamponi ormai regolano il calcio moderno.
Ma– come sottolinea Sardu- (per fortuna e si spera rimanga un isolato unicum) nessuno si è ritrovato a dover consegnare all’arbitro una lista fatta di undici nomi più un ragazzino portato dalle giovanili per far numero in panchina. Vedendoli in campo, quelli che a fine derby l’allenatore Roberto Boscaglia ha chiamato “eroi” è stato spontaneo provare una simpatia. Nessuno si è trovato nelle condizioni di essere definito dall’azienda sanitaria regionale, come un focolaio, un “cluster”.
Palermo, Boscaglia: “La squadra ci ha emozionato, gol del Catania da annullare”
Nessuno si è trovato con un carico di gare da recuperare che creano due difficoltà– continua – : lo stress fisico di impegni per un organico falcidiato dalle quarantene, e una classifica bugiarda, che lascia sempre qualche scoria emotiva.
Palermo nonostante le grosse difficoltà che l’hanno attraversata ha saputo rialzarsi, ha dovuto rinunciare alla festa per i suoi 120 anni, ed affronta quotidianamente il sottonumero di disponibili gara dopo gara.
Queste sofferenze del Palermo, in questo anno così nefasto, vanno moralmente riconosciute, sottolinea in chiusura d’articolo Sardu: se davvero esistesse una promozione ad honorem, ci sarebbe di sicuro una squadra favoritissima nei pronostici…
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