Fiera del Mediterraneo

Se un tempo la Fiera del Mediterraneo era un luogo di svago, di divertimento ma anche di cultura, oggi ha preso un volto diverso. Il luogo delle giostre e dello zucchero filato è diventato luogo di attesa e di trepidazione. Migliaia di macchine incolonnate, fra il silenzio assordante degli autisti e il rumore dei motori delle auto, che attendono si avvicini un volontario per eseguire il test; e proprio quando il volontario si avvicina per informare della positività del marito, una ragazza dice:<<Ha febbre e raffreddore, quindi non è influenza?>>.

Lungo la fila infinita di macchine nessuno parla, tutti con il capo abbassato a guardare il telefono e con la radio spenta. E’ un’immagine sconfortante che rende molto chiara la situazione che stiamo vivendo. Tra facce poco sorridenti e medici in prima linea, l’attesa è lunga: in media 4 ore per fare l’esame e attesa dai 20 ai 60 minuti per conoscer l’esito.

Ieri, sabato 7 Novembre, sono stati effettuati 1.327  tamponi con 101 positivi. Oggi invece, è stato aperto un presidio a Monreale dove verranno effettuati altri test rapidi. Fra bambini che piangono e adulti che scalpitano, alla guardia giurata è dato il compito di informare della positività delle persone che dovranno poi sottoporsi al tampone molecolare:<<in nove giorni ho visto mamme disperate e anziani soli angosciati>>.

Fra il ronzio dei motori delle auto e l’apprensione degli automobilisti, continua a circolare il nemico invisibile che colpisce indisturbato.

 

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