Dopo il ko con il Teramo, serve subito una reazione.
Boscaglia perde Crivello e Corrado, si va verso il 3-5-1-1. In avanti Floriano alle spalle di Saraniti.
Una partita che fa paura. La squadra umbra costruita per vincere il campionato, l’ex Falletti è il pericolo numero uno.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

Gli infortuni di Crivello e Corrado, gli unici due difensori di sinistra nell’organico rosanero, dovrebbero costringere Roberto Boscaglia a cambiare squadra e a presentare oggi a Terni un Palermo più prudente con la difesa a 3 (Somma, Lancini e Marconi).
Inizia così l’articolo di Carlo Brandaleone che sottolinea comeforse le assenze di oggi potrebbero costringere Boscaglia ad un atteggiamento più prudente contro una delle candidate alla promozione.
La Ternana che è arrivata ai playoff e poi è stata eliminata dal Bari, ha in Falletti la sua stella ma in avanti può contare su Furlan e Vantaggiato. Ha fatto un mercato importante ed ha in squadra gente come Palumbo, Mammarella e Peralta che la fanno considerare superiore al Palermo.
Sulla carta se la gioca col Bari per la promozione, al contrario del Palermo che oggi è ancora una grande incognita o incompiuta.

Boscaglia deve ancora dare forma e sostanza a un gruppo nuovo, senza stelle di prima grandezza e con qualche ruolo scoperto. Il tecnico chiede con forza un terzino destro, ma affidare tutte le responsabilità offensive al generoso Saraniti è un rischio, scrive Brandaleone che sottolinea come a Terni il tecnico rosanero potrebbe schierare un 3-5-1-1 provato molto durante la settimana.
Perchè oggi la cosa importante sarà non perdere perchè potrebbe essere pericoloso psicologicamente leggere zero in classifica dopo tre giornate di campionato, sebbene con una partita in meno. Anche perchè si è iniziato il torneo con un calendario difficile, non resta che stringere i denti cercando di superare senza troppi ritardi questa partenza in salita. Oggi il Palermo sembra lontano da Bari e Ternana, ma il campionato è lungo e molte cose possono ancora cambiare, scrive Brandaleone in conclusione di articolo.

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