Palermo, 3-5-2 per forza maggiore.
Botta e risposta, con due modi diversi di vedere la stessa cosa. Tecnico e amministratore delegato commentano la chiusura del mercato, il tutto alla vigilia di una gara delicata come quella di questo pomeriggio contro la Ternana…
Inizia così l’articolo di Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola.
Da una parte Boscaglia che ammette di aver chiesto alla società qualche rinforzo che non si è potuto realizzare; dall’altra l’ad rosanero che ritiene di aver centrato gli obiettivi: “Abbiamo fatto quello che ritenevamo giusto per creare una squadra competitiva con un obiettivo a medio termine: abbiamo costruito una rosa esperta, non vecchia, che può essere una ottima base per ritentare, se non riuscissimo quest’anno, l’assalto alla B. Il tempo ci dirà se abbiamo fatto bene o male, ma dire che non abbiamo fatto nulla è una falsità. Non so quale calciomercato si aspettasse la gente. Sono stati spesi in linea con il budget già presentato 18 mesi fa, si è immaginato di destinare una somma importante in termini gestionali… Non è sfumato nessuno. L’unica eccezione era Di Gaudio, propostomi a un’ora dalla fine del mercato: una bomba. Il problema è che la cosa è stata talmente frettolosa che non ha dato il tempo di mettere a fuoco le situazioni da parte anche del giocatore”.
La dirigenza rosanero potrebbe portare a Palermo un nuovo difensore, il terzino Almici, svincolato, che ha tanti campionati di categoria sulle spalle.
E proprio le assenze in difesa potrebbero obbligare Boscaglia a cambiare modulo, passando ad un 3-5-2. Il tecnico rosanero teme la gara di Terni contro una formazione che ritiene molto attrezzata per la promozione: “La rosa del Bari e della Ternana sono importanti, hanno anche tanti giocatori esperti e tanti cambi. Non dico che siamo o non siamo al loro livello, sulla carta sono favoriti rispetto a noi, però c’è il campo che può capovolgere tutto”.
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