Continuano gli approfondimenti sul Palermo Calcio Popolare. A poche settimane dall’avvio del campionato abbiamo intervistato Alessandro Vaccaro, match analyst del club. Si avete capito bene match analyst! Nonostante il club militi in Prima Categoria i dirigenti sono riusciti a completare lo staff con una figura professionale di estremo lusso dalla Serie D in giù. Un caso probabilmente unico.

Alessandro, spiegaci un po’ in cosa consiste il tuo lavoro e come riesci a svolgerlo in Prima Categoria?

“Sono entrato in contatto con il Palermo Calcio Popolare tramite un tirocinio per l’università. Ci siamo trovati bene e abbiamo deciso di proseguire anche quest’anno. Il mio ruolo è quello di analizzare le squadre avversarie e la nostra, elaborare dei dati da fornire al tecnico. Visionavo partite e allenamenti e poi mi confrontavo con l’allenatore per cercare di cogliere dettagli utili”.

Qual è il vostro progetto per la nuova stagione?

“Quest’anno ho già avuto un confronto con il nuovo allenatore. Estenderemo l’analisi anche alle avversarie future, non solo a noi o a chi affrontiamo in quella domenica. In modo da fornire informazioni utili, sui vari movimenti e sulle tattiche. Durante la settimana il mister utilizzava le informazioni per correggere qualche dettaglio che può sempre tornare utile”.

Pensi che questo ruolo sia superfluo in questa categoria? Avevate tratto dei vantaggi?

“Superfluo non c’è nulla. Nonostante i mezzi a disposizione siano pochi in queste categorie penso che sia stato un contributo ai risultati raggiunti. Per cui penso sia comunque molto vantaggioso”.

A proposito di mezzi, come ti gestisci? Il tuo ruolo richiede diversi strumenti

“L’anno scorso mi limitavo all’osservazione della partita. Quest’anno oltre alla mia analisi ci sarà il filmato dei match in modo da poterli visionare in diversi momenti e cogliere meglio varie situazioni”.

Quando analizzi una partita qual è l’iter che segui?

“Con la registrazione della gara sarà più semplice. Segnalo i giocatori più pericolose, i movimenti che fanno, i moduli, le tattiche e la tipologia di gioco che esprime la squadra avversaria. E’ una figura importantissima e molto richiesta, tuttavia è difficile che le società ne abbiano uno nello staff. In Lega Pro credo che siano già poche. Il Palermo e qualche altra. Se scendiamo di categoria addirittura nulla o quasi”.

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