Il nuovo Palermo, sorto dalle ceneri lasciate dal disastro Zamparini-Tuttolomondo, nasceva all’insegna della palermitanità, dell’appartenenza ai colori rosanero.
Gran parte della nuova società e squadra era composta da palermitani, di origine o di adozione come nel caso di Santana e, perchè no, di Sagramola.
In D era facile, buoni giocatori si trovavano anche con la carta d’identità di Palermo. Ma in Serie C potrebbe essere più complicato.
Ed infatti del gruppone palermitano dello scorso campionato, non faranno più parte i vari Mendola, Lucera, Ambro, Ficarrotta, Pergolizzi e Corsino (forse). 6 palermitani che hanno lasciato la squadra. Si potrebbe pensare: finita l’appartenenza?

Corsino e Marong in ritiro e la gente mormora

Assolutamente no, forse leggermente modificata ma ribadita e confermata. Vediamo in che senso.
Appartenenza rosanero confermata con l’acquisto del palermitano Saraniti e del tecnico Boscaglia (appartenenza siciliana). Ma la dirigenza si sta muovendo secondo un canovaccio preciso: le conoscenze dirette.
Si potrebbe dire un’appartenenza sagramoliana, castagniniana o boscagliana.
I due dirigenti rosanero cioè, stanno lavorando su profili di loro conoscenza diretta o di conoscenza del mister Boscaglia.
Più che ascoltare suggerimenti e “raccomandazioni” di qualche procuratore, vogliono fidarsi della loro conoscenza personale con i calciatori o di quella del tecnico gelese. Diventa fondamentale dunque conoscere non solo le caratteristiche tecniche ma anche umane dei nuovi rosanero.

Cosa serve per vincere la Serie C? Allenatore esperto, bel gioco, o la dea Fortuna? In passato è successo così…

Il caso Valente ne è un esempio concreto ma anche i papabili rosanero Chiosa e Marsura. E anche il sogno Mazzitelli
Tutta gente da già conosciuta dal trio Sagramola-Castagnini-Boscaglia: calciatori che hanno già incrociato le strade della dirigenza o del tecnico rosanero.
Un segnale importante di serietà ed affidabilità, un po’ fuori dalle logiche classiche del mercato. Certo, poi non arriveranno tutti giocatori “personalmente conosciuti”, ma il grosso sarà composto da elementi già noti ai vertici societari e dunque di sicuro affidamento, quanto meno sotto il profilo umano. Che è importante

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