Seconda parte della nostra intervista al noto professionista Castrenze Guzzetta, consulente di Massimo Ferrero;  entriamo nel cuore del progetto che avrebbe in mente l’imprenditore romano per la squadra rosanero.

A Genova non sono convinti della solidità economica di Ferrero che ha già avuto qualche guaio finanziario che non ha lasciato tranquilli i tifosi doriani. Cerchiamo allora di capire perchè Palermo dovrebbe fidarsi.

Se domani il presidente Mirri decidesse di vendere le quote di maggioranza Ferrero sarebbe pronto a insediarsi? Ne avrebbe le risorse?

“Lui è prontissimo. Pur continuando a possedere la Sampdoria, dato che al momento non entrerebbe in conflitto con la categoria dei rosanero. Potrebbe fare ciò che stanno facendo al Bari o alla Salernitana”.

Alt, però così Ferrero a un certo punto dovrebbe scegliere: o i rosanero o i blucerchiati, se fossimo entrambe in A per chi opterebbe? Non è palermitano come Mirri…

“Non avrebbe dubbi sulla scelta da fare. E’ diverso tempo che vuole investire a Palermo. Vuole una possibilità, come l’hanno avuta in tanti. Ripeto anche con il 51% non necessariamente da solo, ma almeno con la maggioranza. Ovviamente dipende dalla società attuale del Palermo”.

Dottore, da imprenditore, che senso avrebbe vendere ora i rosanero?  Una società sana, senza debiti, in rampa di lancio e col presidente Mirri impegnato a salire in Serie B. Ciò che oggi venderebbe a 10 domani con la promozione lo venderebbe a 30, no?

“Io sono un professionista che lavora con i numeri. Sento cifre che non stanno nè in cielo nè in terra. Facciamo valutare il Palermo da 10 professionisti esterni e vediamo. Ricordo, che i soldi che uno investe in una società non stabiliscono il valore di quella medesima società. Io potrei anche avere investito 10 milioni in un’azienda che per svariati motivi oggi vale molto meno”.

“Non si possono comprare le quote di Di Piazza e fare la guerra a Mirri. Non esiste.

Non è l’interesse di Ferrero come di nessuno. Vorremmo capire se loro hanno il piacere di sedersi al tavolo con il patron blucerchiato e capire il suo progetto. Poi decidere se rifiutare, se defilarsi o rimanere come soci di minoranza”.

Parlando di calcio giocato, che progetto avrebbe  in mente Ferrero?

“La Serie C quest’anno sarà durissima: Bari, Avellino, insomma tutte piazze di un certo tipo. Ci vorrebbe anche una guida tecnica all’altezza, tipo Ventura. Con questo non voglio dire che la società attuale non stia lavorando, chiariamo: dico solo che è molto difficile, Mirri e Di Piazza stanno lavorando duramente e bene, però sediamoci e ascoltiamo Ferrero”.

Lei ha parlato di Ventura, chi sarebbero gli uomini del suo progetto?

“Se Ferrero avesse vinto il bando l’anno scorso avrebbe portato Iachini e Perinetti. Loro avevano già accettato, senza problemi. I rosanero devono avere un progetto triennale, non per cambiare allenatore ogni anno. Ragion per cui ha pensato a Ventura così come a Stellone che è un combattente. Soggetti di categoria superiore. Se poi fosse proprietario potrebbe anche decidere di prendere dei calciatori simbolo come Quagliarella per dirne uno…”

 
.
SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU INSTAGRAM
SEGUICI SU TWITTER

2 Commenti

  1. È abbastanza difficile capire il senso di queste parole.
    In ogni caso sono solo pittoresche suggestioni estive che tali rimarranno evidentemente.

  2. …..Quindi Ventura, l’unico allenatore che è riuscito nell’impresa di non farci disputare la fase finale dei mondiali, sarebbe una guida tecnica all’altezza…… ma mi faccia il piacere…..

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui