Una legge del 2010 proibisce agli enti pubblici di promuoversi.
Rischia così di saltare l’accordo per chiudere la vertenza sullo stadio.
La parola passa a Sala delle Lapidi “Troviamo una soluzione in tempi brevi”, dice il forzista Ferrara
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Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Un colpo di scena inatteso quando i giochi sembravano ormai fatti. Se l’idea del ritorno dello sponsor Comune di Palermo, stampato sulle maglie rosanero, avrebbe dovuto risolvere la querelle tra amministratori e società di viale del Fante legata alla concessione dello stadio, adesso questa ipotesi potrebbe svanire nel nulla.
Inizia così l’articolo di Francesco Cortese che ci ricorda come dal 2011 le amministrazioni pubbliche non possono di fatto essere sponsor, come recita la legge 122/2010 che voleva ridurre in tal modo i costi della politica: insomma , gli enti pubblici non possono sponsorizzare se stessi.
Ciò significa che sulle maglie rosanero non si potrà scrivere il nome del Comune di Palermo, operazione che sarebbe servita a compensare in parte il canone annuo di affitto previsto in 341 mila euro e ritenuto troppo oneroso per un club di serie C.
Dunque non sarà questa la strada da seguire per chiudere positivamente la querelle concessione stadio ma bisognerà fare in fretta, entro il 29, giorno in cui la società dovrà comunicare ufficialmente il campo dove disputare le gare casalimghe.

Oggi il Consiglio comunale avrebbe dovuto avallare la bozza della convenzione tra Comune e Palermo calcio…La bozza dell’assessore al Bilancio Roberto D’Agostino prevedeva la possibilità di intraprendere iniziative sociali nei quartieri palermitani assieme al Palermo… in cambio di una diminuzione del canone da pagare. Bozza che adesso potrebbe essere rivista del tutto, scrive Cortese in conclusione di articolo.
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1 commento

  1. Se il problema stadio fa saltare la poltrona del sindaco Orlando sono ben contento di andare a Gela,Enna per vedermi la squadra rosanero.
    FORZA PALERMO E ORLANDO DIMETTITI.

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