Palermo

L’exd.g.:«Servono un paio di uomini di valore per ruolo e un tecnico esperto».
“Serve gente motivata e disposta a sposare il progetto in una piazza che è piena di forti pressioni.
Il mio Venezia e il Parma fecero il doppio salto, ma in tanti hanno impiegato anni in C.
La diatriba societaria? Alla fine vincerà il buon senso e la squadra non ne risentirà”.

Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.

Perinetti sa come si fa. Il doppio salto, dalla D alla B, all’ex direttore generale del Palermo è già riuscito: tra il 2015 e il 2017, a Venezia.
Inizia così l’articolo di Giovanni Di Marco che intervista l’esperto Giorgio Perinetti. Vi riportiamo qualche passaggio:
“Serve una società stabile che ti consenta di programmare a livello tecnico e una rosa in grado di far fronte a tutte le necessità. Quindi 2 giocatori per ruolo, così da avere sempre i ricambi giusti. Inoltre serve gente motivata e con una forza mentale notevole, in grado di reggere le pressioni di una piazza come Palermo. Provare a vincere è uno stimolo, dover vincere è una responsabilità… Credo necessiti una revisione profonda della rosa, e lo dico anche guardando i valori tecnici di quelle formazioni che stanno disputando adesso i playoff… Il Palermo ha un notevole vantaggio di tempo, la società è nuova e credibile. Una volta scelto l’allenatore, assieme al tecnico i dirigenti potranno dedicarsi alla costruzione della squadra. Castagnini conosce bene la categoria, sono sicuro che il Palermo si farà trovare pronto… Chi ha la maggioranza determina le scelte, ma il 40 per cento è una quota importante. Scompensi? Non credo, prevarrà il buon senso nell’interesse di tutti… Lo dicevo spesso anche a Zamparini che non ha mai creduto nel settore giovanile. La Sicilia è un grande serbatoio, ogni anno dall’isola partono non meno di 40 ragazzi per il Nord: basterebbe trattenerne la metà e farli crescere nel modo giusto, per costruire nel tempo squadre con un’impronta fortemente autoctona..”
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