La sera del 5 Agosto 1989 furono assassinati l’agente della Polizia di Stato Agostino e la moglie incinta Ida Castelluccio, proprio davanti la loro seconda abitazione che la coppia utilizzava come casa estiva, a Villagrazia di Carini. I delinquenti si sbarazzarono dei due giovani tramite l’utilizzo di arma da fuoco, dopo aver raggiunto la dimora con una moto di grossa cilindrata.

Lo stesso mezzo fu poi trovato parzialmente bruciato non molto distante dal luogo del delitto. Le indagini, si rivelarono presto molto difficili e piene di anomalie. L’inchiesta della Procura di Palermo terminò così con un’archiviazione del caso. A distanza di 31 anni, la Procura Generale ha chiesto il rinvio a giudizio di Gaetano Scotto, l’uomo che venne accusato di omicidio, insieme alla collaborazione di Paolo Rizzuto il cui reato sarebbe quello di favoreggiamento aggravato.

Dall’inchiesta che la Procura ha assegnato formalmente alla Dia (Direzione investigativa antimafia), è emerso che l’agente, ucciso senza pietà assieme alla moglie, collaborava con i Servizi Segreti in un’indagine il cui scopo era la ricerca di latitanti di mafia.

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