Una data da segnare in rosso sul calendario per la fase 3 della gestione dell’emergenza coronavirus: oggi 1 luglio è la data che segna in Europa la riapertura delle frontiere esterne a 15 Paesi terzi, tra cui la Cina, e a Roma arriva Zurab Pololikashvili, il segretario generale dell’Unwto, l’agenzia dell’Onu che si occupa di turismo che ha scelto proprio l’Italia per iniziare il #RestartTourism mondiale.

E’ una data di rilancio anche per una misura fortemente voluta dal Governo nazionale, quella del bonus vacanze: una misura del decreto rilancio, nata dalla volontà di rilanciare il turismo, un settore che vale da solo il 13 % del Pil Nazionale e il 14 % dell’occupazione.

Ecco cosa prevede il bonus, secondo quanto illustra il Giornale di Sicilia: Le famiglie con Isee entro i 40 mila euro possono chiedere un bonus da 500 euro se il nucleo è di almeno 3 persone, 300 euro con 2 persone e 150 euro per i single, per pagare strutture ricettive come alberghi, b&b o campeggi. L’80% del bonus si traduce in uno sconto immediato, il resto arriva come detrazione con la dichiarazione dei redditi.

La modalità di erogazione del bonus avviene attraverso l’app Io, a cui si accede tramite Spid o carta d’identità digitale, che genererà un codice qrcode da presentare alle strutture che aderiscono all’iniziativa.

Non mancano però le critiche o le reazioni tiepide anche di albergatori e consumatori per questa iniziativa.

Il bonus vacanze – dice all’Ansa Bernabò Bocca, presidente di Federalberghiè un grosso punto interrogativo, al momento l’80% è compensato solo il mese dopo e il 20% è uno sconto che si fa al cliente. Questo vuol dire che non tutti gli alberghi potranno accettarlo. I conti comunque sono abituato a farli alla fine e a fine settembre capiremo quanto di questi 2,4 miliardi che sono stati stanziati sarà stato utilizzato. E se avrà funzionato sarò il più felice del mondo, contento di essere smentito“.

C’è chi invece avrebbe voluto un provvedimento meno rigido: “Tutti avevamo chiesto un provvedimento diverso, più ampio, più slegato dalle fasce di reddito. Ma oggi – rileva Alberto Corti di Confturismo Confcommerciosiamo nel mezzo della stagione e abbiamo uno strumento che neanche a noi fa impazzire, a dire la verità, ma dobbiamo sfruttarlo al meglio, non dobbiamo buttarlo a mare e dobbiamo cercare di promuoverlo al meglio. A fine stagione poi faremo i calcoli. Non più sulle nostre opinioni ma su quanto effettivamente è stato utilizzato“.

Il problema principale potrebbe essere proprio il suo scarso utilizzo: “Il bonus vacanze? Ad oggi sembra essere un’occasione persa: l’importo – sottolinea Corrado Luca Bianca, direttore di Assoturismo e Assohotel Confesercenti – è ridotto, è difficile accedervi specialmente per chi non è molto esperto di nuove tecnologie e genera incertezze per le imprese. Secondo un sondaggio che abbiamo condotto con Swg, a metà giugno solo 2 vacanzieri su 10 erano interessati ad usarlo“.

Duro il commento infine di Codacons: “Il bonus vacanze non aiuterà né il turismo, né le famiglie, e non contribuirà a ridurre la spesa degli italiani che decideranno di andare in villeggiatura questa estate. La procedura per accedere al bonus è un rompicapo che scoraggerà molti cittadini”.

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