Il 25 giugno del 2019 la mancata iscrizione alla serie B, poi l’arrivo di Mirri-Di Piazza e la promozione nonostante il Covid.
Il camponato tra i dilettanti cominciato con ritardo rispetto alle altre. Il primo gol segnato da un palermitano.
L’emozione di Crivello quando per la prima volta arrivarono i completini ufficiali: “Santana mi disse sembri un bambino”.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.

Un anno per rialzare la testa. Esattamente il 25 giugno del 2019 i tifosi del Palermo scoprivano che non era stata perfezionata l’iscrizione alla serie B entro i termini federali scaduti alle 24 del giorno prima.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che ripercorre la storia del fallimento del club rosanero proprio in questi giorni di giugno.
Un solo mese dalla morte del vecchio e la nascita del nuovo Palermo. Da quel momento cioè dall’assegnazione ad Hera Hora del compito di riportare il calcio a Palermo, l’obiettivo di tutti è stato uno solo: vincere il campionato dilettantistico.

La promozione più strana della storia rosanero e tutti i calciatori del Palermo sono d’accordo nel fare iniziare il racconto dei momenti di gloria della stagione, che Repubblica celebrerà domani e sabato regalando insieme al quotidiano il poster della squadra rosanero, da Marsala. Non solo perché quella del primo settembre era la prima partita del nuovo corso, ma soprattutto perché oltre tremila tifosi palermitani hanno accompagnato i loro beniamini al gran debutto, scrive Tripi.
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