Di Piazza accetta di avere un ruolo minore in società, anzi lo ritiene meglio vista la sua lontananza. Mirri denuncia immediatamente un nuovo cambio di atteggiamento di Di Piazza nel modo di comunicare sui social, una volta presa la quota della SSD Palermo.

Le ingerenze di Di Piazza dal punto di vista mediatico diventano sempre più numerose nel corso dei mesi. Mirri ha sempre acconsentito a tale atteggiamento vista la sua lontananza e lo rispettava, ma nonostante questo Di Piazza ha continuato con una serie di esternazioni non consentite.

Nel CdA del 26 maggio viene posto all’ordine del giorno un’istanza di revisione del budget in ragione del Covid-19 da parte di Tony Di Piazza, e questo stesso vota contro il riconoscimento del premio promozione dei giocatori. Quindi, malgrado Di Piazza dicesse che voleva mettere tutti i soldi, lo stesso voleva ridurre i soldi nel corso del CdA del 26 maggio. Damir e Dario Mirri hanno versato tutto il loro corrispettivo, al contrario ad oggi, Di Piazza non ha versato quanto doveva versare.

Di Piazza comunica che ha pronta una relazione di cui vuole dare lettura. Per quanto riguarda gli investimenti precisa che non voleva ridurre questi, bensì afferma che in una conversazione privata con Daniele Mirri avevano concordato una spesa non eccessiva perché non si poteva spendere più di quanto previsto.

Di Piazza afferma che si sono rivelate nel corso dell’anno delle situazioni incresciose, che aveva tenuto riservate al pubblico. Di Piazza conferma che c’erano degli accordi preliminari, che sono quelli detti da Mirri. Ma lamenta di non essere stato coinvolto nelle scelte, e per le scelte strategiche all’inizio era prevista l’approvazione dell’unanimità, cosa poi scomparsa nei documenti finali che Di Piazza ha comunque firmato.

Il primo episodio che ricorda Di Piazza è quello della partita della Notte dei Campioni, dove voleva 14 biglietti omaggio che non gli sono stati dati. Nel corso della partita, Mirri viene intervistato e dice che Di Piazza è un socio di minoranza, come a voler sminuire l’ex vicepresidente.

Nel giorno della presentazione della squadra a Palazzo delle Aquile, Di Piazza non è stato coinvolto insieme al direttore operativo Paparesta. L’amministratore delegato Sagramola, secondo Di Piazza, ha fatto cose che l’hanno messo in ridicolo, come definire “americanate” le uscite di Di Piazza. Quest’ultimo precisa che non ha mai interferito nelle vicende tecniche, anzi l’unica telefonata che ha fatto è stato al capitano Santana, durante l’assenza di Sagramola che era in vacanza in Sudamerica.
Paparesta non è mai stato informato, e nel corso del CdA lui non è mai stato adeguatamente informato, e la nomina del collegio sindacale avviene a sua insaputa, senza essere stato interpellato nemmeno per un nome.
Questi i contenuti della relazione dell’ex vice presidente.

Mirri precisa che la sua famiglia i biglietti li paga, ed è giusto che li paghi anche Di Piazza. Ci sono dei biglietti omaggio che vengono dati alle autorità in un protocollo che è stato concordato. Di Piazza ha chiesto una verifica dei biglietti omaggio, e si è visto che questo ne aveva preso più di Mirri. Il presidente oltretutto precisa che molti dei documenti sono a conoscenza di Paparesta, sono nel suo ufficio. Sagramola ha offerto delle deleghe a Di Piazza per le attività benefiche, per la società di calcio femminile e il settore giovanile. Di Piazza non ha risposto in merito, e quando l’ha fatto ha detto che non aveva ragione di intervenire perché su quanto proposto il grosso era già stato fatto.

Mirri torna sull’argomento della capitalizzazione. Damir e Mirri hanno messo tutti i soldi necessari e concordati, mentre Di Piazza ancora no. Di Piazza precisa che li verserà entro il 12 giugno.

Amici Rosanero, presenti nell’assemblea dei soci, nella persona del Professore Amenta, ha chiesto se data la conferma del budget, era confermato che il Palermo prova ad allestire una squadra per salire in B. Mirri ha confermato che si sta lavorando per una squadra di vertice, e viste tutte le difficoltà che ci aspettano, Mirri spera che i tifosi stiano ancora più vicini alla squadra.

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