In campo anche gli analisti privati: da oggi altri 8 laboratori
Dall’inizio della crisi effettuati test su 19 persone ogni 10 mila abitanti. In Emilia Romagna ne sono stati fatti cinque volte tanti.
Attese di 3-4 giorni per i risultati. L’Asp di Palermo intende istruire 40 medici che vadano a casa dei pazienti “sospetti” per l’esame.
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In Sicilia scarseggiano laboratori e operatori per eseguire i tamponi e le attese per avere i risultati arrivano fino a 3- 4 giorni. Nell’Isola penultima in Italia per numero di test eseguiti sulla popolazione la Regione preme sull’acceleratore per aumentare la capacità: da oggi i laboratori autorizzati passano da 12 a 20.
Inizia così l’articolo di Giusi Spica su Repubblica oggi in edicola che ci informa su quali sono in atto i laboratori che possono analizzare i tamponi: a Palermo sono due al Policlinico ed uno al Cervello. Da ieri anche quelli che avevano aderito al bando della Regione del 23 marzo ed a Palermo si uniranno anche quelli dell’Ismett e del Buccheri La Ferla.
E la commissione di valutazione dell’assessorato alla Salute sta inoltre valutando le richieste di alcuni laboratori privati per capire se ne hanno i requisti.
L’altro nodo è il reclutamento del personale disposto ad andare a casa dei sospetti positivi per sottoporli al tampone: l’Asp di Palermo conta di istruire altri 40 medici a questo scopo. In Sicilia il numero di tamponi è ancora basso rispetto alla media nazionale: 9.658 test, contro gli 81.666 della Lombardia e i 15.449 della media nazionale, scrive la Spica che sottolinea come ogni giorno i pazienti sottoposti al virus restano nelle aree del pre-triage in attesa di conoscere l’esito anche per 2 giorni. Prima di essere trasferiti nei reparti Covid, i pazienti infatti devono risultare positivi al tampone. Tempi da accorciare, dunque.
Una cosa è certa: se la rete dei laboratori e la raccolta dei tamponi dei casi sospetti non vanno a regime, difficilmente si potrà mettere in pratica l’ordinanza del governatore Nello Musumeci che il 20 marzo ha stabilito di estendere i tamponi ai quasi 40mila rientrati e a tutti gli operatori sanitari, si legge su Repubblica in conclusione di articolo.
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