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Una situazione delicata che non avrà una facile risoluzione. La sosta forzata causata del Coronavirus sta evidenziando diverse falle in Lega Calcio, una tra queste è il rapporto tra i calciatori e le società.

Un dibattito di queste ore coinvolge i calciatori che vedranno ridursi il proprio contratto visto il mancato impegno sul campo. In tal senso è intervenuto il Presidente dell’AIC Damiano Tommasi.

“Il problema del taglio degli stipendi va posto a tempo debito. L’Aic non può imporre ai calciatori di accettati eventuali tagli. Possiamo dare una linea, ma sulle rinunce decidono i singoli. Noi troviamo un’intesa sull’accordo collettivo e sul minimo federale di 30.000 euro lordi all’anno che è molto usato in Lega Pro. Non capisco che tipo di accordo ci propongono anche perché, ripeto, non siamo in grado di obbligare gli associati ad accettarlo. Siamo d’accordo con la Lega di anticipare le ferie estive e di considerare questi giorni come vacanze per ridurre le ferie a luglio. Su questo nessun problema. Sugli stipendi vedremo”, così riporta il Corriere dello Sport le parole dell’ex calciatore della Roma.

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