Intervenuto durante la trasmissione Diretta Stadio Giovedì su Gold 78, le parole di Giovanni Campanella, allenatore del Licata, prossimo avversario del Palermo:

Quando si incontra una squadra come il Palermo, il Catania, o il Messina, non c’è bisogno di caricare i giocatori. Non c’è niente da fare: la partita si carica da sola. Come l’anno scorso l’ha vinto il Bari, questo campionato lo vincerà il Palermo. Fa comunque dispiacere vedere una piazza come questa in Serie D.

Non c’è un singolo del Palermo che mi ha impressionato. Mi ha impressionato l’intera squadra del Palermo, tutti dal primo all’ultimo. Meritano la promozione: sono giocatori che per questa categoria sono un lusso.

Spero di vincere domenica, però il Palermo deve stare attento al Savoia. 7 punti non sono pochi ma neanche tanti. L’importante è avere continuità. A Palermo non capisco perché la città contesta l’allenatore nonostante stia andando tutto bene. Secondo me è così perché il Palermo deve temere se stesso. L’anno scorso anche noi in Eccellenza facevamo risultati ma la gente ci contestava lo stesso. Il Palermo sta rispettando gli obiettivi di inizio stagione, quindi non capisco dove sta il problema. Noi dobbiamo finalizzare di più in area di rigore. L’assenza di Cannavò ci sta penalizzando. Nel ritorno non stiamo facendo bene in trasferta. In casa secondo i risultati siamo temibili ma il fattore importante è la continuità.

All’inizio dell’anno l’obiettivo era quello di conquistare la salvezza tranquilla e l’abbiamo raggiunta. Mai abbiamo parlato di promozione, non abbiamo la squadra adatta. Magari potremmo arrivare ai playoff se lottiamo al 100% in ogni partita. Nel girone di ritorno non abbiamo fatto benissimo come prima. Da domenica, prima facciamo punti meglio è, il calcio è imprevedibile. Stasera siamo a cena con la squadra per ritrovare il morale dopo i 4 gol presi domenica dal Savoia.

Qui a Licata c’è grande festa: la maggior parte dei tifosi licatesi tifa principalmente Palermo. All’andata c’erano 2000 licatesi al Barbera: il Palermo sarà accolto degnamente, ma sul campo vince chi è più concentrato. Spero vinca principalmente lo sport, poi il resto. La cornice di pubblico sarà bellissima.

Io ho un contratto annuale con il Licata, non so cosa succederà l’anno prossimo. Se sarò mandato via non succederà niente. E’ il terzo anno che sono qua, potrei anche continuare ad allenare qui: nel calcio tutto può succedere”.

 

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