Intervenuto durante la trasmissione Siamo Aquile su TRM, le parole del centrocampista rosanero Alessandro Martinelli:

In questo campionato ogni partita è difficile. Sappiamo che se la sblocchiamo subito, tutto va in discesa, quando invece passano i minuti sappiamo che l’avversario prende fiducia, sopratutto contro di noi. Per adesso non importa il gioco, quelli che contano sono i punti da portare a casa.

L’anno scorso a Brescia, sul fallimento della vecchia società rosanero, in squadra ne abbiamo parlato un minimo, però non conoscevamo le dinamiche. Con Corini ho parlato poco di Palermo perché eravamo molto concentrati sulla nostra stagione. Ci siamo sentiti quando è stato esonerato: mi ha detto che gli sarebbe piaciuto venire a trovarci, ci ha fatto un grosso in bocca al lupo!

Secondo me coloro che ti fanno vincere il campionato sono quei giocatori che giocano meno. L’anno scorso a Brescia, quelli che non giocavano andavano più forti di quelli che giocavano e chi subentrava andava al doppio. Chi ha giocato meno, come Rizzo Pinna, Marong e Ferrante, stanno facendo un grande lavoro. Anche Corsino: ha giocato poco però in allenamento ha dato sempre il massimo. Non scendere in campo non è mai facile: certe cose a volte quando sei giovane non le capisci, invece loro si stanno dimostrando maturi sotto questo punto di vista. Di Santana, abbiamo risentito la sua assenza nello spogliatoio: lui è un leader carismatico, pochi sono come lui.

Si sente poco differenza tra under e over in campo. Lucca e Silipo si sono subito calati nella situazione. Lucca lo conoscevo già perché l’anno scorso si allenava con noi al Brescia, invece Silipo si è presentato subito con un gol bellissimo, quindi è stato tutto è più semplice. Ci daranno una grossa mano assieme a Floriano, anche lui arrivato da poco. Rispetto a Lancini sono più tranquillo e pacato, anche se ogni tanto mi arrabbio anche io“.

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