Palermo-Troina ha fatto sintonizzare tifosi da ogni angolo del mondo, non solo della Sicilia e dell’Europa: esiste infatti un piccolo covo di tifosi situato a Ridgewood nel Queens che non poteva assolutamente rinunciare a questo appuntamento domenicale, e alle 8.30 ora locale (14.30 a Palermo stadio Renzo Barbera) si è ritrovato compatto ad assistere al match.

Disperazione uguale ed identica per l’errore dal dischetto di Ricciardo, deliziato solo dall’intervallo tipicamente siciliano delle muffolette gentilmente offerte da Filippo Barone della Monreale Bakery ad annullare ancora di più le distanze, qualora davvero se ne sentissero, ad eccezione di quelle puramente fisiche.

La squadra rosa-nero e il suo fan club, in questo giorno speciale prima delle festività ha unito tante famiglie e il progetto di Tony di Piazza emigrato in America ma con il cuore sempre indirizzato alla sua terra d’origine, puo’ definirsi già in parte vinto, anche se ancora tutto è da dimostrare come afferma egli stesso.

L’obiettivo principale sicuramente è quello di approdare subito nei professionisti, vincendo questo campionato di serie D, abbiamo subito il grave infortunio di Santana, dunque interverremo sul mercato per consolidare la nostra rosa e assicurarci la vittoria finale.

Naturalmente il settore giovanile è fondamentale per lo sviluppo di  questa squadra e di questa società, abbiamo già iniziato il percorso che cominceremo ad incrementare passo dopo passo, con uno sguardo anche ai giovani che ci sono qui in America“.

Tony di Piazza ricorda poi qual è il motivo profondo che lo lega al Palermo calcio e all’America:

Era una situazione al quale non potevo dir di no, anche grazie al Presidente Mirri che mi ha coinvolto nel progetto. La mia passione per il calcio nasce sin da ragazzino grazie alla “Grande Inter” ma ho il Palermo nel cuore perché è lì che sono nato e cresciuto.

E’ anche un modo per dimostrare e ricordare a tutti che molti sono gli emigrati all’estero e non bisogna dimenticarsi di loro. Qui al Queens abbiamo deciso di fondare il Palermo Club in modo da poter riunire tutta la comunità di tifosi palermitani, rendendo forte il nostro legame e accorciando la distanza tra New York e Palermo

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