Sinisa Mihailovic è tornato a parlare in conferenza stampa pre-gara. L’ultima volta che il tecnico del Bologna aveva tenuto una conferenza stampa era il 13 Luglio, il giorno in cui proprio il mister aveva avvisato il mondo intero della sua malattia. Adesso, a distanza di circa 4 mesi, Sinisa voleva spiegare, insieme al suo primario Michele Cavo, l’evoluzione della malattia e fare in generale un resoconto di questi primi 4 mesi di lotta vera.

L’allenatore spiega questi 4 mesi passati in ospedale e le persone conosciute: “Sono stati 4 mesi difficili, ho conosciuto persone straordinarie. Grazie ai medici di avermi supportato e sopportato”. E sulla squadra dice: “Io ho lottato ogni giorno in ospedale. Con la squadra ho cercato di essere sempre il più presente possibile. Speravo di vedere in campo un po’ di questa forza e di questo sacrificio. Purtroppo questo non è sempre successo. Devo dirvi che sono molto arrabbiato per i risultati, per il gioco, per l’atteggiamento. Ho parlato coi ragazzi: ora si deve dare il duecento per cento. Dobbiamo riprendere la normalità e a fare punti. E chi non lo fa avrà problemi con me. Sono sicuro che usciremo da questo momento e vedremo il Bologna che io voglio vedere, quello dell’anno scorso e quello visto in alcune partite di quest’anno”. 

Infine, a voce rotta, il ringraziamento speciale ai suoi familiari, sopratutto a sua moglie: “Ringrazio i miei amici più stretti. E un ringraziamento particolare, e il più sentito, va a mia moglie e ai miei figli. Mia moglie è stata tutti i giorni con me. Mi ha dimostrato di nuovo, anche se non ce n’era bisogno, che sono un uomo fortunato ad avere accanto una donna come lei. E’ l’unica persona che conosco che ha più palle di me. Ti amo”. Poi i miei figli. Loro hanno accettato subito, fosse stato possibile, di offrirsi come donatori del midollo. Una enorme dimostrazione di amore verso di me. Ringrazio anche mio fratello e mia madre”

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