Passeggiare nella zona spogliatoi, riflettere anche in solitudine e... quell’espressione del volto che è eloquente.
Ma tutto con molto garbo, come nel suo stile.
C’è anche questo nel dopo partita di Palermo-Savoia. Un dopo gara strano, anomalo.

Non c’eravamo più abituati. Gli ultimi anni di serie A, si. Era frequente respirare sconfitte e amarezze, masticare amaro in attesa di qualche sfuriata zampariniana che diventava la vera notizia, perchè le sconfitte non facevano più storia.
Ma quest’anno no, è stata una novità.

Incrociare il presidente con quel suo sorriso gentile ma forse un po forzato…perchè è amareggiato, triste e si vede. E’ più triste sicuramente il tifoso che però deve fare i conti col presidente. Il tifoso magari direbbe cosa non gli è piaciuto, il presidente riflette in disparte, in silenzio.
Non può prendersela con la squadra: sarebbe assurdo e ingiusto. Dopo una sola sconfitta sarebbe fuori da ogni logica.

Sarebbe zampariniano..uno stile che non gli appartiene per niente. Tutt’altro. Mastica amaro e sorride. Ma è triste e si vede.

La sua consueta espressione bonaria nasconde quel velo di tristezza che il tifoso assapora dopo una sconfitta.
Forse è anche disorentato, spaesato perche non era mai successo nella sua gestione.
Dovrà metabolizzarla questa sconftta e con l’affetto dei tifosi, sarà più semplice.
Le persone perbene non perdono la fiducia della gente alla prima difficoltà.
Con affetto, Carlo Cangemi

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